Varese, 7 febbraio 2012– E’ vero, le rigidissime temperature di questi giorni stanno mettendo a dura prova anche le persone dalla tempra più “tosta”, così come non fa una piega il fatto di tenere conto dei consumi e quindi della dispersione, a volte inutile, di prezioso calore. Però l’ordinanza sindacale che verrà emessa nei prossimi giorni dal Comune di Varese, riguardante l’obbligo di tenere chiuse le porte degli esercizi commerciali per trattenere calore altrimenti disperso, ci pare un provvedimento esagerato. Non abbiamo notato infatti in questi giorni un benché minimo accenno da parte dei commercianti, di apertura porte se non necessaria per un salubre riciclo dell’aria, anzi gli stessi negozianti sono “barricati” all’interno dei loro esercizi commerciali con tanto di calorifero tenuto “a palla”.
Ecco, magari i caloriferi andrebbero regolati meglio, con una gradazione accettabile ma non esagerata, così come d’altronde prevede la stessa ordinanza “ Sarà emessa un’ordinanza sindacale – ha spiegato l’assessore Clerici – in modo da obbligare gli esercenti a tenere chiuse le porte: è un controsenso avere termosifoni che vanno al massimo e poi disperdere il calore con l’apertura degli ingressi. Coinvolgeremo le associazioni di categoria, già con una riunione oggi. E’ una cattiva abitudine che va disincentivata. Inoltre inizieranno i controlli sulle temperature: ricordo che si può arrivare ad un massimo di 20 gradi con la tolleranza di due gradi in più. Credo che stiamo dando segnali chiari sul tema del risparmio energetico”.
Sul risparmio energetico e di sprechi che riguardano pure il settore pubblico ve ne sarebbero da dire, senza andare a guardare tante piccole, seppur importanti, situazioni. Intanto si procede a diktat poi si vedrà.
Gianni Beraldo