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Aree dismesse in provincia di Varese: ecco come ripensarle

VARESE, 23 ottobre 2019-Una recente analisi individua almeno 360mila metri quadrati di aree industriali dismesse in provincia di Varese. Un tema che tocca diverse zone del nostro territorio, da Luino a Saronno.

Da qui, l’impegno di Camera di Commercio con altri enti locali per sviluppare un percorso in tema di attrattività di investimenti su queste aree. Un impegno che ha visto un nuovo passaggio questa mattina, in occasione di un workshop che si è svolto nella sede di piazza Monte Grappa dell’ente camerale ed è stato realizzato in collaborazione con Ordine degli Architetti e ANCE Varese.

«Stiamo animando il dibattito su un tema di cruciale rilievo per il presente ma soprattutto il futuro del nostro territorio – sottolinea il presidente dell’ente camerale, Fabio Lunghi –. Sappiamo che le aree dismesse spesso, così come sono, non risultano appetibili per gli investitori. Ecco allora la necessità di condurre un percorso di approfondimento e di riqualificazione per fare di queste aree un autentico elemento di competitività territoriale».

Da parte sua, il presidente dell’Ordine degli Architetti, Elena Brusa Pasquè, aggiunge: «Il nostro territorio si è modificato e continua a modificarsi seguendo variazioni socio culturali, determinate da situazioni geo-politiche e geo-economiche. Non usciremo più dall’impasse di ragionamenti già noti, basati sul paradigma metro quadro e metro cubo, se non facciamo dialogare e pensare gli imprenditori e le istituzioni insieme a economisti e architetti. Si devono trovare formule che innalzino il valore anche di ciò che sta intorno alle aree dismesse, rigenerate secondo paradigmi nuovi, che non siano i soliti sviluppi residenziali di qualsivoglia densità. Occorre comunicare i nuovi valori che possano portare a realizzare profitti senza perdere la qualità del progetto. Penso che in questo momento di grande trasformazione sia importante innestare spunti e pensare a nuovi usi e modi diversi per valorizzare le aree dismesse».

In particolare, questa mattina si è parlato proprio di come “Ripensare le Aree Dismesse nel Panorama Varesino” durante un incontro che – dopo i saluti introduttivi di Fabio Lunghi e di Elena Brusa Pasqué – ha visto un primo intervento del soprintendente Architettura, Belle Arti e Paesaggio, Luca Rinaldi. A seguire le relazioni di Franco Infussi e Arturo Sergio Lanzani, entrambi docenti di Urbanistica al Politecnico di Milano, di Giuseppe Barra, presidente del Parco Regionale del Campo dei Fiori e di Marco Marcatili, responsabile sviluppo della società di ricerca Nomisma di Bologna. I loro interventi hanno riguardato temi quali gli ambiti della rigenerazione urbana e l’economia del cambiamento, ma anche i contributi dei territori e dei luoghi di lavoro alla costruzione dello spazio abitabile, con riferimento particolare alla serendipity pedemontana e il caso varesino.

«Abbiamo guardato con molto interessanti ai temi al centro dell’incontro in Camera di Commercio – dice Juri Franzosi, direttore di ANCI Varese – perché siamo convinti che sia necessario conoscere come stanno cambiando le dinamiche del mercato delle costruzioni e dell’immobiliare sul nostro territorio. E le aree dismesse sono il vero e proprio “laboratorio” di questo cambiamento». 

Subito dopo il dibattito, al termine del workshop è stata inaugurata una mostra che ha come argomento “Produzione, Ambiente e Territorio. Il Contributo dei Luoghi del Lavoro alla Costruzione dello Spazio Abitabile nel Contesto Varesino”. La mostra, ospitata nella nuova sala InfoPoint della Camera di Commercio, è a cura dagli allievi del Dipartimento Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.

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