Come valorizzare collezioni musei e fondi archivi varesini: lo spiega Bruno Belli al caffé Zamberletti

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Villa Mirabello, sede Musei Civici di Varese

VARESE, 18 novembre 219-Appuntamento con gli approfondimenti organizzati da «Prospettive culturali per Varese», il 20 novembre, alle 17,30 (ingresso libero) presso la pasticceria «Zamberletti» di Corso Matteotti a Varese: una proposta di attualità sarà «Le collezioni dei musei ed i fondi degli archivi varesini: come e perché valorizzarli nel futuro», a cura dello stesso presidente Bruno Belli, che fornirà una valutazione del problema tuttora in atto, a fronte di quanto svolto dall’amministrazione in carica, durante questo triennio, in campo culturale, sulla base degli stessi dati forniti, a proposito di manifestazioni come «Nature Urbane» e delle mostre dall’Amministrazione alla stampa e nei documenti pubblicati dal Comune di Varese negli atti ufficiali del sito internet.

Ci sono alcune perplessità, anche a proposito di quanto annunciato per una mostra della «Farfalle di Tamagno» giacchè «mostra» non significa «collezione espositiva permanente», che andrebbe, invece,  pensata nell’ambito di una valorizzazione dettagliata ed uniforme del sistema dei Musei, tramite un progetto preciso e definito di cui i diversi gangli concorrono a formare un piano unitario, che non è in atto, se pensiamo, ad esempio, che, di fatto, «Villa Mirabello» è stata sezionata in tre diversi percorsi che, tra di loro, non hanno rapporti né di materia né di genere.

 

Bruno Belli (Varese, 5 agosto 1972), umanista e giornalista, svolge attività su quotidiani e su periodici di settore. E’ stato titolare dal 2002 al 2018 della rubrica settimanale «Dal nostro inviato», per «Classicaonline». Ha curato presentazioni per concerti, note di copertina per cd, prefazioni per libri di poesia e di narrativa. Numerosi saggi d’argomento storico, musicale e letterario si trovano in pubblicazioni curate da più autori. E’ stato direttore responsabile, tra il 2006 ed il 2008, del periodico culturale «Thea», legato al Teatro di Varese.

Ha pubblicato il saggio «Il Teatro Sociale di Varese nell’Ottocento» (2003), volume inserito nel patrimonio della «Storia del Teatro italiano» del «DAMS» di Bologna, le poesie «Gli opposti della vita» (2005) e «Nell’alveo della vita» (2009), volume segnalato da «Bollettario», fondato da Edoardo Sanguineti, tra i migliori 23 libri italiani pubblicati dal 2001 al 2010, presso piccoli editori, il saggio «L’opera nell’Ottocento: la “bibbia del popolo”» (2019) edito dall’Associazione Mazziniana Italiana, sezione di Varese, rielaborazione dell’intervento sul periodico nazionale «Il pensiero Mazziniano», tratto da un capitolo delle «Note risorgimentali» cui sta attendendo dal 2010.

Nel 2012 ha curato dodici approfondimenti sulla Mitteleuropa per il portale «Arte Varese» e, dallo stesso anno, sta curando la parte storica delle pubblicazioni discografiche dedicate ad Andrea Luchesi dalla «Concerto Classics» di Milano, pubblicazioni tradotte in inglese ed in tedesco (al momento sono usciti 6 numeri annuali).

Nel 2014 è stato inserito tra gli autori scelti tra i più rappresentativi della poesia varesina nel volume «Nuova presenza 3 – Poeti a Varese» edito dalla Casa editrice NEM (pagg. 22-25).

E’ stato nominato nel gennaio 2016 dal Comune di Varese membro del «Comitato per le celebrazioni dei 200 anni di Varese elevata a città», per le quali ha organizzato una serie di appuntamenti e visite guidate – tutte ad ingresso gratuito – presso il «Museo di Villa Mirabello» e, presso la stessa sede, la mostra «Vita varesina attorno al Teatro Sociale: tra libri, libretti, giornali ed affissioni pubbliche (1791 – 1930)», nella quale ospitò anche materiale concernente a Giuseppina Grassini ed a Francesco Tamagno.

E’ stato presidente de «Il Caffè della cultura» di Varese dal 2003 al 2009, cui si sono aggiunti gli appuntamenti settimanali «I Venerdì di Bruno Belli», fino al marzo 2014 ed ora è presidente di «Prospettive culturali per Varese».

Imminente l’uscita, presso i tipi dell’editore varesino «Macchione», della prima biografia moderna in italiano documentata e completa dedicata alla celebre cantante varesina «Giuseppina Grassini» che fu maestra delle nipoti Giuditta e Giulia Grisi e di Giuditta Pasta, oltre ad essere stata amante ed amica di Napoleone Bonaparte.