MILANO, 12 dicembre 2019 – “Abbiamo aspettato fino all’ultimo che arrivasse almeno un segnale, eppure neanche l’attesa importante presenza del Capo dello Stato ha prodotto una reazione che interrompesse in modo degno un silenzio ipocrita del Comune e dei suoi vertici politici: è vergognoso che voglia cancellare la memoria di Luigi Calabresi nell’ambito del 50° anniversario della strage di Piazza Fontana. Noi non lo permetteremo e chiediamo che si ponga subito rimedio, non solo perché è una lacuna, ma anche perché vorrebbe dire imporre un’involuzione rispetto al percorso civile compiuto sia a Milano, sia al Quirinale: accanto alle 17 vittime e a Giuseppe Pinelli va considerato il Commissario Calabresi”.

Lo ha detto Manfredi Palmeri, Consigliere comunale liberale a Milano di EPI e Capogruppo di opposizione a Palazzo Marino, aggiungendo: “L’ho sempre voluto evidenziare da Presidente del Consiglio comunale (regalando a tutti i Consiglieri proprio un libro sulla strage di Piazza Fontana quale primo mattone della Casa della Memoria), l’ha poi evidenziato il Presidente Napolitano incontrando e facendo incontrare la vedova Pinelli e la vedova Calabresi.
Il Comune oggi sta invece così facendo fare a Milano, all’Italia, alla Storia un passo indietro: chiediamo che anche alla seduta di commemorazione in Aula si rimedi al grave errore perché i milanesi possano dar senso a una memoria che non deve essere utilitaristicamente selettiva, che non marchi o persino alimenti le divisioni, che se ricomprende anche le vittime indirette le ricomprenda tutte, che nello specifico ribadisca il filo negativo che unisce Piazza Fontana ad altri tragici momenti bui nella nostra Repubblica. Ricordare anche Luigi Calabresi contribuisce a rafforzare quelle fondamenta comuni della nostra amata Italia che proprio il terrorismo mirava a minare”.