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Lombardia: Commissione d’inchiesta su emergenza Covid, eletta Presidente la renziana Baffi con i soli voti della maggioranza.

MILANO, 26 maggio 2020-Alla terza convocazione, la “Commissione di inchiesta sull’emergenza Covid-19”, istituita dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 19 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia e dell’articolo 52 del Regolamento generale, ha eletto il suo Presidente: è Patrizia Baffi (Italia Viva), lodigiana, che ha  ottenuto 46 voti.
Jacopo Scandella (PD) sono andati 28 voti, 3 voti a Michele Usuelli (+Europa – Radicali), 2 le schede nulle.
Mauro Piazza (Forza Italia) è stato eletto Vice Presidente della Commissione, Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) eletta infine come Consigliere Segretario.
Come minoranze abbiamo chiesto l’istituzione di questa commissione d’inchiesta, la prima in Europa, perché consapevoli che dobbiamo fare chiarezza, verificare gli errori e appurare le responsabilità –ha detto Patrizia Baffi subito dopo l’elezione- ma credo anche che questa commissione rappresenti per Regione Lombardia una grande opportunità per contribuire a fare una autodiagnosi che ci aiuti a definire e individuare una cura efficace. Auspico pertanto che si possano individuare e definire contributi e indirizzi per superare le carenze e i problemi che ci sono stati nel sistema regionale”.

Nelle due precedenti sedute nessun componente aveva ottenuto la maggioranza assoluta dei voti: la scorsa settimana, su 79 voti rappresentati, 42 erano state le schede bianche, 28 voti erano andati a Jacopo Scandella (PD) e 9 voti a Michele Usuelli (+Europa – Radicali). Nella seduta di insediamento c’erano state 50 schede bianche, mentre 29 preferenze erano andate a Jacopo Scandella del Partito Democratico.
A norma di regolamento, il Presidente di una Commissione d’inchiesta deve essere espressione dei gruppi di minoranza e deve essere votato a maggioranza assoluta dei componenti della Commissione (41 il numero minimo di voti richiesto), secondo il principio del voto ponderato sulla base della consistenza numerica di ciascun gruppo consiliare.

Patrizia Baffi nominata presidente Commissione d’inchiesta

La Commissione è composta da tre Consiglieri per i gruppi consiliari più consistenti (Lega, Forza Italia, Partito Democratico e M5Stelle) e da un Consigliere per gli altri gruppi; faranno parte della Commissione Roberto Anelli, Marco Mariani e Alessandra Cappellari (Lega), Gianluca Comazzi, Mauro Piazza e Ruggero Invernizzi (Forza Italia), Marco Fumagalli, Monica Forte e Gregorio Mammì (M5Stelle), Gianantonio Girelli, Carmela Rozza e Jacopo Scandella (PD), Franco Lucente (FdI), Luca del Gobbo (NcI), Manfredi Palmeri (Energie per la Lombardia), Giacomo Cosentino Basaglia (Lombardia Ideale), Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), Patrizia Baffi (Italia Viva) e Michele Usuelli (Più Europa – Radicali).

La Commissione, la cui istituzione era stata richiesta da tutti i Consiglieri di minoranza, nello svolgimento del proprio lavoro avrà come oggetto specifico l’analisi e la valutazione della gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in Regione Lombardia.

Nessuna fase 2 in Regione Lombardia sul tema della gestione dell’emergenza Covid. La Commissione d’inchiesta istituita per far luce sulle modalità con cui la politica regionale ha affrontato i mesi più difficili dell’offensiva del virus, ha eletto (con i soli voti della maggioranza) la renziana Patrizia Baffi alla presidenza, ruolo riservato per Statuto all’opposizione.

Dopo due settimane di stallo nelle quali si erano confrontate le candidature del radicale di +Europa Michele Usuelli e di Jacopo Scandella del Partito Democratico, la candidatura di Patrizia Baffi, più gradita alla maggioranza, ha ottenuto i voti necessari all’elezione.  Paradossale la scelta del centrodestra: una settimana fa aveva preferito non schierarsi, dichiarando di non voler scegliere tra due candidati dell’opposizione e chiedendo compattezza alle minoranze, mentre oggi ha scelto addirittura avendo di fronte tre candidature. Altrettanto grave l’arroccamento del PD che, pur di fronte all’indisponibilità della maggioranza a votare il proprio candidato, ha scelto di non convergere sul nome di Usuelli, unico medico (e di terapia intensiva neonatale) tra i consiglieri di opposizione, la cui candidatura era  sostenuta da un appello del mondo della sanità e della ricerca, firmato da 450 operatori.

Così Michele Usuelli ha commentato l’esito della votazione: Ringrazio i due consiglieri di maggioranza e opposizione che mi hanno fatto pervenire il voto. Fin dall’inizio avevo proposto la mia candidatura nel segno di un metodo profondamente diverso di fare politica, mettendo al centro della mia proposta la competenza maturata in anni di lavoro negli ospedali italiani e in quelli di territori martoriati da guerre ed emergenze sanitarie. Purtroppo tutto questo non è bastato, così come non sono bastate 450 firme di medici, infermieri, ostetriche, OSS, ricercatori e farmacisti che hanno lanciato e sottoscritto un appello a mio sostegno. Gli osceni criteri spartitori e partitocratici, contro i quali noi radicali ci battiamo da anni, hanno avuto la meglio. La maggioranza ha scelto la candidata del partito ritenuto meno lontano e più malleabile, l’opposizione PD-5 stelle ha considerato la commissione come una casella da occupare e ha rifiutato qualsiasi ragionamento basato sulla competenza. Purtroppo sono le stesse logiche di potere che hanno portato, attraverso la lottizzazione e la spartizione, la sanità regionale a trovarsi impreparata di fronte all’emergenza e che finiranno per  vanificare anche il lavoro della commissione d’inchiesta. Ho già scritto una lettera di ringraziamento ai firmatari dell’appello: continuerò a lavorare con loro e con tutti i cittadini, come e più di prima, battendomi perché prevalgano capacità e responsabilità”.

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