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Trasporto pubblico locale di Varese in crisi per Covid-19

VARESE, 19 giugno 2020-Non sono leggere le perdite economiche che il Covid-19 ha causato alle aziende di trasporto del territorio, che al momento vedono dimezzati i passeggeri dei bus con un forte impatto sui propri conti per mancati incassi. E la situazione si aggraverà ancora di più a settembre, con la riapertura delle scuole, se tutti gli enti interessati non metteranno a punto una soluzione condivisa.

È questo lo scenario presentato dal Presidente dell’Agenzia Angelo Colzani, in qualità di ospite esperto del settore, durante il convegno organizzato venerdì 12 giugno su Facebook dal PD Città di Varese per parlare ai cittadini della mobilità e del trasporto pubblico nel capoluogo, non solo in questa fase dell’emergenza sanitaria ma anche in relazione al futuro.

Tavoli Territoriali per ascoltare il territorio

L’ing. Colzani rinnova l’invito affinché tutti gli attori coinvolti nel tema mobilità lavorino insieme. Per studiare meglio la situazione attuale e capire le esigenze del territorio, l’Agenzia ha organizzato nelle scorse settimane tre Tavoli Territoriali provinciali, a cui hanno partecipato le aziende di trasporto, gli amministratori di alcuni enti soci nonché le Camere di Commercio locali. Preoccupa, invece, il fatto che le scuole non abbiano ancora compreso pienamente le problematiche che il tpl incontrerà a settembre, con la ripresa delle attività didattiche, e che riguarderanno principalmente il reperimento dei mezzi e del personale. I pullman del Granturismo saranno sicuramente disponibili, tuttavia occorreranno risorse aggiuntive che al momento scarseggiano.

A questo proposito, una diluizione degli orari di inizio lezioni, così come quelli di inizio lavoro, semplificherebbe la pianificazione dei trasporti oltre a ridurre il congestionamento delle ore di punta e la sottoutilizzazione dei mezzi durante il resto della giornata. Il telelavoro è un altro aspetto da incentivare poiché permette di diminuire la pressione sul trasporto pubblico.

Una nuova programmazione del sistema basata su questo principio, consentirebbe dunque di offrire un servizio migliore.

Gli aiuti per le aziende di trasporto

Attualmente, continua Colzani, dalle relazioni pervenute da Como, Lecco e Varese non risultano lamentele da parte degli utenti mentre la situazione cambia sul fronte delle imprese di trasporto, duramente colpite dalla pandemia.

Mantenendo costante il dialogo con le aziende per venire incontro alle loro difficoltà, l’Agenzia ha adottato gli aiuti economici previsti dal Governo e provvederà a pagare alle imprese i corrispettivi del periodo che va dall’inizio dell’anno fino a fine agosto come stabilito dall’articolo 200, comma 6, del Decreto Rilancio (DL 34/2020).

Tuttavia, per sostenere il sistema del TPL saranno necessari nuovi fondi da parte del Governo perciò si auspica che l’Unione Europea sblocchi le quote che le norme attuali considerano aiuti di stato, poiché la pandemia ha provocato la quasi totalità delle perdite di introiti dalla bigliettazione. In questo senso, è bene che il Governo provveda a stanziare cifre più alte a favore del TPL rispetto a quelle definite nel DL di maggio proprio per evitare il potenziale default del sistema.

Una mobilità più green

Nell’ambito degli autobus di linea, il Presidente fa un appello agli amministratori nazionali e regionali: «Non sfatiamo il mito dell’elettrico, del fuel cell (pile a combustione) o del metano ossia delle energie alternative al gasolio. Quello è sicuramente il futuro. Purtroppo, però, ad oggi i costi rispetto all’Euro6 sono troppo alti, sia per quanto riguarda il costo dei mezzi che per l’impiantistica». Al momento, dunque, i veicoli a gasolio Euro6 risultano i più convenienti. «Tuttavia – continua Colzani – puntiamo a conoscere i dettagli della gara che ha recentemente fatto ATM e in cui sono stati presentati autobus mild hybrid (veicoli con motore a combustione dotati di generatore integrato che consente di recuperare l’energia elettrica sviluppata in frenata e riutilizzarla per una ripartenza istantanea, riducendo il consumo di carburante del 15% rispetto agli Euro6), perché la riteniamo molto interessante e competitiva per il nostro territorio». Al momento attuale, però, non ci sono incentivi da dare alle maggiori ditte costruttrici per sperimentare le nuove tecnologie in esercizio.

I 6 milioni di euro messi a disposizione del Governo per rigenerare il parco mezzi di Varese, dunque, costituirebbero un valido contributo per migliorare la mobilità del capoluogo e per ridurre l’inquinamento in città.

Un’APP per il TPL

L’Agenzia ha già presentato a Regione Lombardia lo STIBM del nostro bacino (Sistema tariffario integrato di bacino di mobilità). «Una volta che sarà stato approvato – conclude il Presidente – riteniamo che grazie a questo strumento sarà possibile realizzare un’App dedicata al TPL a livello regionale, che si possa possibilmente interfacciare anche con quella delle aziende di trasporto».

Una tecnologia che sarà sicuramente molto utile per costruire una mobilità realmente integrata.

Il futuro del trasporto pubblico

Quanto emerso dal convegno sottolinea l’urgenza di rinnovare profondamente il settore del trasporto pubblico italiano, investendo nelle infrastrutture e nelle nuove tecnologie al fine di rendere il sistema sempre più innovativo, competitivo e sostenibile. La risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini non può risiedere nell’auto privata ma nell’integrazione dei mezzi pubblici e della mobilità dolce. Una mobilità che dev’essere progettata in modo da rendere gli spostamenti sempre più snelli e rapidi.

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