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Il Festival Nature Urbane di Varese non si ferma nemmeno al cospetto dell’epidemia

VARESE, 24 luglio 2020 – La manifestazione culturale e ambientale Nature Urbane non si ferma, neanche nell’anno della pandemia.

E’ questa la premessa con cui il Comune di Varese presenta l’edizione 2020 del Festival del Paesaggio, un’anteprima della rassegna vera e propria che l’Amministrazione ha deciso di posticipare alla primavera prossima, senza però rinunciare ad accendere i riflettori sulla città giardino anche nell’anno del Coronavirus.

In un continuum narrativo con le passate edizioni, ma anche in segno di discontinuità, e con un pizzico di audacia e immaginazione, la nuova edizione di NATURE URBANE coglie la sfida del tempo nuovo che stiamo vivendo per rimettere al centro la relazione tra uomo e ambiente.

Dal 19 al 27 settembre 2020 i Giardini Estensi e il parco di Villa Mirabello, il parco di Villa Toeplitz e il parco di Villa Baragiola saranno protagonisti di un vero e proprio laboratorio di pensiero dinamico a cielo aperto. Si offriranno al pubblico modalità di fruizione culturale inedite e immersive e, allo stesso tempo, ai partecipanti saranno garantite condizioni di sicurezza, nel pieno rispetto delle limitazioni vigenti per l’emergenza sanitaria.

«E’ evidente che quest’anno la complessità del festival fosse incompatibile con la realizzazione della rassegna secondo il consueto format – afferma il sindaco Davide Galimberti – Ma anche nel periodo del lockdown abbiamo continuato a credere che, nel più assoluto rispetto delle norme di sicurezza e in linea con le disposizioni delle autorità sanitarie e delle istituzioni, fosse comunque doveroso continuare a produrre cultura. Nemmeno in un anno così difficile e drammatico abbiamo voluto rinunciare a giocare il ruolo che la cultura e la natura hanno sempre avuto come motore del turismo, della vita sociale e dell’immagine di Varese: abbiamo così lavorato per costruire una manifestazione che per livello artistico fosse all’altezza del marchio NATURE URBANE e, allo stesso tempo, che fosse compatibile con le attuali prescrizioni sanitarie in materia di eventi pubblici. Questo soprattutto per contribuire a rilanciare e sostenere il mondo della cultura e del turismo, che hanno pagato un prezzo pesante all’epidemia, con la forzata inattività. Oltre agli artisti, lavoreranno alla realizzazione della manifestazione tecnici, personale del servizio d’ordine e maestranze e saranno coinvolte molte aziende in qualità di fornitori».

Sotto la direzione organizzativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Varese e con la direzione artistica dell’associazione temporanea di imprese tra Residenza Idra- Independent Drama e l’Associazione Culturale Karakorum – che nel mese di febbraio, prima dell’emergenza epidemica, hanno partecipato, vincendola, alla gara per la curatela culturale e grafica della manifestazione – l’anteprima di NATURE URBANE sarà l’occasione per mettere a regime nuove strategie organizzative, logistiche e comunicative per le attività culturali in tempi di Covid-19.

In particolare, l’esperienza di Residenza Idra che da anni organizza importanti rassegne culturali tra cui il Wonderland Festival di Brescia, e la profonda conoscenza del territorio da parte di Karakorum Teatro, da tempo impegnato in progetti di arte attiva e processi di inclusione sociale, partecipazione diretta dei cittadini e rigenerazione urbana, ha permesso di ideare un’anteprima fortemente sperimentale di NATURE URBANE, anche nell’ottica del contenimento dei costi in considerazione delle emergenze economiche e finanziarie che l’Amministrazione comunale dovrà affrontare entro il 2020.

«L’apertura a forme innovative e sperimentali di fruizione culturale, a nuovi strumenti per entrare in contatto con quello che ci circonda, vuole essere una reazione, una risposta al momento di profondo cambiamento che stiamo vivendo: nulla sarà più come prima, e indietro non si può tornare – afferma il presidente della Commissione Cultura Francesco Spatola – Ripartiamo dal paesaggio, per ripensare alla città, ai luoghi che ci appartengono e che invitano a riflettere sulla dimensione urbana e su come questa dovrà evolversi. Ripartiamo dal verde per ridisegnare il futuro. I nostri parchi ci mostreranno la strada: sarà questo il nostro festival per l’anno 2020».

LE LINEE GUIDA

La programmazione si appoggia su alcune linee guida. Le iniziative prevedono un utilizzo importante di tecnologie digitali (cuffie wireless, telefoni cellulari, tablet, ecc.), che permetteranno al pubblico di vivere esperienze inedite e a forte carattere innovativo, partecipando alle iniziative nel rispetto delle direttive sanitarie che impongono il distanziamento e riducono al massimo il rischio di assembramento. Gli eventi saranno tutti site-specific, appositamente creati per il contesto in cui verranno presentati, o frutto di un adattamento agli spazi scelti. La fruizione immersiva mira a mettere le persone in relazione diretta con il paesaggio, con i suoi elementi naturali e antropici, alternando, in modo molto suggestivo, la valorizzazione dei dettagli (che non si mostrano agli sguardi del quotidiano) alla contemplazione dei magnifici panorami che offre la città. Le esperienze valorizzeranno dunque il paesaggio cittadino come dimensione in cui immergersi, come spazio dinamico da attraversare e da incontrare da vicino, come un elemento in continua trasformazione e dai molteplici valori. Quello che si vuole raccontare è infatti un territorio che assume significati differenti a partire dall’esperienza e dallo sguardo dei cittadini, e che, di conseguenza, evolve con l’evolvere delle persone e delle storie che lo attraversano.

Sono stati privilegiati infine, per questa fase, proposte di carattere itinerante, associando le suggestioni poetiche, i contenuti scientifici e gli spunti di riflessione al piacere dell’attraversamento lento dei luoghi, elemento che si dimostra sempre più fondamentale per uno sviluppo sostenibile del sistema città.

STRATEGIE E LINGUAGGI

La relazione tra l’uomo e il suo ambiente, al centro del concept di NATURE URBANE 2020, sarà esplorata e declinata sia a livello tematico che a livello esperienziale. La volontà dello staff di curatela è stata quella di lavorare in forma sinergica aumentando l’efficacia del progetto circa il raggiungimento delle sue finalità: la valorizzazione delle aree verdi della città, con particolare attenzione ai parchi pubblici, e l’incremento della sua attrattività turistica; la sensibilizzazione dei cittadini a modelli territoriali più sostenibili; il coinvolgimento diretto del pubblico, inteso nelle sue differenti declinazioni anagrafiche, culturali e sociali. In quest’ottica, molte delle attività proposte avranno un forte carattere innovativo e sperimentale: proporranno format ibridi a cavallo tra l’azione di visiting e la visione di spettacoli dal vivo, tra la fruizione e la partecipazione, tra l’esperienza materiale e quella digitale.

IL CONCEPT GRAFICO

Il concept grafico di NATURE URBANE 2020 vuole dare visivamente corpo all’idea di essere dentro la bellezza di Varese città giardino: una bellezza da scoprire in maniera univoca, riconoscibile e positiva, allo scopo di promuovere e affermare, da un lato, l’identità del festival, la sua cornice e i suoi contenuti, dall’altro, la città di Varese. Funzionale quindi, più in generale, anche al processo di marketing territoriale in ambito culturale e turistico che la città sta portando avanti. Tra sogno e realtà, tra passato, presente e futuro, l’immagine vuole rappresentare quindi la sintesi tra le parole chiave individuate per raccontare questa particolare edizione di NATURE URBANE – apertura, piacere, immersione, habitat – e la peculiarità di un luogo dove i parchi hanno caratteristiche che altrove sono proprie pressoché unicamente delle piazze: punto d’incontro, di socialità, di vita. L’immagine di partenza non poteva che essere allora un albero maestoso, soggetto vivo e silente, capace di valorizzare la memoria e rafforzare le connessioni, a partire dalle sue forti radici. Un albero capace di raccontare, attraverso le immagini – a loro volta in stretta connessione tra loro – quell’habitat naturale perfettamente rappresentato dalla città di Varese: non solo per celebrarne la bellezza, ma per rappresentarla quale sistema dinamico, un meraviglioso teatro dove gli spazi verdi si fondono con l’architettura e le persone. E sta proprio nel proposito di raccontare la relazione tra persone e paesaggio, valorizzandolo come cosa viva e non solo come “location di eventi culturali” – un magico luogo dove qualsiasi cosa è possibile – il pretesto alla base dell’impronta onirica che caratterizza l’immagine: nel suo insieme, certo, ma anche e soprattutto nello sguardo sognante della ragazza che si fonde con gli elementi naturali e architettonici di quell’insieme, e che vuole esprimere – da ultimo, ma non certo per importanza – l’invito alla partecipazione attiva da parte del pubblico agli eventi del festival per scoprire tutta la bellezza di Varese città giardino.

IL PROGRAMMA

Il programma dell’anteprima interesserà, come detto, i Giardini Estensi e il parco di Villa Mirabello, il parco di Villa Toeplitz e il parco di Villa Baragiola e proporrà occasioni di fruizione a piccoli gruppi o in autonomia per diminuire al massimo il rischio assembramenti. Narrazioni, suoni e musica accompagneranno il pubblico in passeggiate poetiche, offrendo momenti suggestivi di profonda interiorità per il partecipante che, immerso negli elementi naturali e antropici che lo circondano, potrà riscoprire la bellezza nascosta in ciò che lo attornia.

Alberi Maestri

Si comincia sabato 19 e domenica 20 settembre ai Giardini Estensi con Alberi Maestri, performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa, a cura di Campsirago Residenza. Un cammino d’incontro con il mondo vegetale e la sua stupefacente esistenza. Guidato da un performer, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva attraverso un percorso che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo.

Da sabato 19 e fino a domenica 27 settembre il parco di Villa Toeplitz sarà protagonista di Alberi 3.0, format performativo digitale itinerante negli spazi verdi, sempre prodotto da Campsirago Residenza. La proposta sviluppa, in forma inedita e completamente site-specific, un viaggio sonoro immersivo nel paesaggio. Spunti poetici, narrazioni, suoni e musica accompagnano il pubblico in una passeggiata poetica, un attraversamento sensibile dei luoghi, offrendo momenti suggestivi di forte intimità tra lo spettatore e gli elementi naturali e antropici che lo circondano, e permettendo di riscoprire la bellezza nascosta che, insieme a noi, ascolta e respira. In questo caso il format è totalmente automatizzato: attraverso i propri device digitali, lo spettatore potrà vivere i percorsi di narrazione in piena autonomia, seppur al fianco di tutti coloro con i quali vorrà condividere l’esperienza.

Infine con l’iniziativa Habitat – Residenza d’artista alla ricerca di scenari possibili a cura dell’Associazione Culturale Ilinx, durante tutta la settimana, Varese offrirà un periodo di permanenza ad un artista visuale per la realizzazione di un’opera d’arte pubblica site-specific da produrre e installare all’interno del parco Baragiola. L’intento è quello di trasformare uno spazio “vuoto” in un luogo simbolico di incontro, di bellezza e di partecipazione. Il lavoro, svolto all’aria aperta e in spazio pubblico, coinvolgerà i cittadini e i visitatori, che potranno assistere in forma libera al processo di creazione dell’artista, offrire spunti e suggestioni, e rendersi simbolicamente protagonisti dell’atto trasformativo, facendo dell’arte visuale un’occasione di incontro, riflessione e presa di coscienza del valore dei luoghi. Per la prima volta dunque, NATURE URBANE lascia una traccia sul territorio in termini di forme sperimentali di fruizione legate ai luoghi della città e realizzazioni artistiche nate dalla relazione con il territorio.

IL PROTOCOLLO SANITARIO

Durante il festival, sarà predisposta una dettagliata informazione sulle misure di prevenzione e su come muoversi negli spazi degli eventi. Saranno presenti dispositivi di igienizzazione, sia personale che per le attrezzature e per gli ambienti. Obbligatorio indossare le mascherine, e verrà misurata la temperatura prima di partecipare ai percorsi. Sarà presente un servizio di staff addetto all’applicazione del protocollo sanitario e al mantenimento del distanziamento. Le prenotazioni, obbligatorie per Alberi Maestri, saranno solo on-line a partire dal 12 settembre sul sito www.natureurbane.it

«Con NATURE URBANE 2020 – conclude il sindaco – Varese si conferma laboratorio di sperimentazione e modello di integrazione tra natura e urbanizzazione. Il festival è un’occasione anche per sperimentare la nuova frontiera del turismo di prossimità, offrendo ai varesini e ai visitatori un programma di eventi e di iniziative di qualità, nonostante il momento storico che stiamo vivendo. La città giardino è così ancora una volta protagonista e apri fila di un processo di trasformazione che si dimostra sempre più attuale. Oggi più che mai».

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