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Leghisti varesini si indignano per il caso Tridico senza pensare alle varie inchieste giudiziarie sul loro partito

VARESE, 1 ottobre 2020- di GIANNI BERALDO-

I giovani della Lega di Varese tuonano contro Pasquale Tridico, presidente Inps il quale, previ accordi contrattuali e con l’egida del Governo, si è visto quasi raddoppiare lo stipendio ora fissato in 150mila euro lordi l’anno, rispetto ai precedenti 90mila.

Come prevedibile, aumento che ha suscitato clamore sia a livello di opinione pubblica che in ambito politico.

A discapito di Tridico va detto che tale importo è inferiore rispetto a quanto percepiscono altri dirigenti con le sue stesse funzioni, ma forse si poteva evitare tale operazione in un momento di profonda crisi economica come questa per il nostro Paese.

Motivo, quest’ultimo, che ha fatto infuriare come accennato pure i giovani leghisti

Pasquale Tridico

varesini, che hanno manifestato la loro disapprovazione esponendo da mercoledì sera, un provocante striscione allo storico balconcino della sede in Piazza Podestà.

Alberto Nicora, coordinatore della Lega Giovani di Varese, ha sottolineato come il messaggio lanciato con lo striscione abbia lo scopo di ricordare e non far passare sotto silenzio <<un comportamento grave, oltreché irrispettoso, poiché mentre ci sono lavoratori a cui manca la Cassa Integrazione da maggio, al Presidente dell’Istituto viene concesso un aumento di stipendio da capogiro>>.

Dichiarazioni anche condivisibili se non fosse che proprio la Lega (tramite alcuni suoi importanti rappresentanti) negli ultimi anni di comportamenti non proprio esemplari o conformi alle buone regole da adottare in ambito politico, ne ha messe in campo parecchi.

Il presidente Attilio Fontana

Giusto per ricordarne qualcuno: perchè i vertici leghisti non dicono nulla sui 49 milioni di euro relativi a rimborsi elettorali (soldi pubblici quindi) “magicamente “spariti” dalle casse, con somme ingenti prelevate in più tranche e forse depositati in conti esteri?

Oppure, per rimanere su vicende meramente lombarde, che dire di come il presidente della Regione Attilio Fontana (storico rappresentante della Lega) abbia gestito la vicenda camici con coinvolgimento di alcuni suoi familiari sulla quale sta ancora indagando la magistratura?

La narrazione su questi temi “padani” si potrebbe protrarre ben oltre rispetto a queste semplici righe, ma preferiamo chiosare ricordando ai giovani leghisti che, prima di indignarsi per certe vicende lanciando strali populisti ad effetto, forse dovrebbero guardare prima cosa accade a casa loro ma che in parte riguarda tutti noi quando si para di soldi pubblici

Tutto questo pur sapendo che oggi (purtroppo) parte della politica italiana propugnata da alcuni partiti pare avulsa da certi temi internazionali, tematiche e decisioni a livello europeo che avranno poi ricadute sulla vita di tutti noi, preferendo mischiare le carte producendo quell’effetto mediatico che oggi paga ma domani chissà

Questo vale per qualsiasi partito ovviamente.

direttore@varese7press.it

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