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Rischio cinghiali in provincia di Varese: con il blocco della caccia maggiori pericoli per le persone

VARESE, 7 novembre 2020- “Il divieto generale, previsto nel Dpcm, che blocca l’attività venatoria non ha alcun senso ed anzi potrebbe avere ripercussioni pericolose per i cittadini. Come Regione Lombardia stiamo portando avanti da tempo, infatti, il contenimento dei cinghiali, che rappresentano un rischio per l’incolumità delle persone, come testimoniano purtroppo gli incidenti avvenuti negli ultimi anni. Chiediamo al governo di ripensarci e modificare la norma”.

Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega, che interviene sul divieto dell’attività venatoria e della pesca, previsti dal governo nel Dpcm e ribaditi oggi nelle Faq interpretative sempre del governo.

“Il blocco della caccia crea un problema sull’abbattimento selettivo dei selvatici, problema molto presente in Lombardia (la provincia di Varese è la seconda provincia in Lombardia per numero di incidenti stradali causati da animali). Tra l’altro abbiamo appena attivato con Ats un servizio per il recupero degli animali feriti da incidenti stradali, a dimostrazione del fatto che poniamo anche la massima attenzione per il benessere degli animali, senza però dimenticare dall’altra parte la necessità di contenere il numero dei selvatici per la sicurezza delle persone” sottolinea Monti.

“È folle quindi vietare la caccia di selezione, così come è folle bloccare la pesca, perché si tratta di un’attività essenzialmente individuale. Sono storture contro le quali ci batteremo” conclude il Consigliere della Lega.

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