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Inchiesta per truffa ai danni della UE: sequestrati a Lara Comi mezzo milione di euro dalla Gdf di Milano

VARESE, 17 dicembre 2020-di GIANNI BERALDO-

Sequestrati preventivamente oltre mezzo milione di euro alla ex europarlamentare di Forza Italia Lara Comi.

Il sequestro, effettuato dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, é scattato a fronte del filone di inchiesta denominata ”Mensa dei poveri” coordinata dai pm di Milano Bonradi, Funro e scuderi, che vede la saronnese Comi (ricordiamo anche ex coordinatrice provinciale di FI) indagata per truffa ai danni della Unione Europea, vede coinvolte altre 5 persone.

A motivare questo provvedimento di tipo pecuniario, ci ha pensato lo stesso procuratore di Milano Francesco Greco che evidenza come la GdF di «Ha appena eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente», emesso dal gip Raffaella Mascarino, nei confronti di Comi e di «altri cinque soggetti, indagati, a vario titolo ed in concorso, per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche a danno del Bilancio dell’Unione Europea. Il profitto illecito, “oggetto del provvedimento, ammonta ad oltre 500mila euro».

Lara Comi con Nino Caianiello

Un’inchiesta dai mille rivoli che si suddivide in filoni diversi della quale ne abbiamo parlato ampiamente in diversi articoli.

Indagine che vedrebbe anche protagonista come presunto capofila Nino Caianiello, deus ex machina della politica provinciale in grado di pilotare scelte di comodo in cambio di una ”decima’‘ (mazzette), scambi di favori che spesso avvenivano in un bar del centro a Gallarate.

Tornando alla vicenda che vedrebbe coinvolta l’ex eurodeputata, ricordiamo che le indagini nel novembre del 2019 portarono la Comi agli arresti domiciliari (cosí come l’imprenditore varesino Paolo Orrigoni ma per altre vicende) per qualche tempo, poi gli venne concessa la libertá.

Altre persone coinvolte finirono in carcere, tra cui lo stesso Caianiello: tutti loro poi scarcerati in attesa di eventuale processo.

Indagini concluse lo scorso mese di giugno che vedono coinvolti diversi personaggi politici e alcuni imprenditori.

direttore@varese7press.it

 

 

 

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