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“Lezion de Dante” domenica al parco Monumentale di Cassago Brianza

CASSAGO BRIANZA, 14 giugno 2021-Nel 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, presso il parco Monumentale Rus Cassiciacum di Cassago Brianza Domenica 20 giugno alle ore 17:00 si terrà la prima “Lezion de Dante”: sarà un originale lettura di alcuni Canti della Commedia dantesca declamati alternativamente in lingua italiana e lombarda da Ettore Fiorina e Renato Ornaghi.  Questa è una delle prime volte (se non la prima in assoluto) nelle quali viene fatta una lettura comparativa della celebre opera dantesca sia in lingua originale italiana che in un idioma regionale italico.
E in tale suggestivo scenario, nel parco del “verdeggiante Paradiso” della villa rustica dell’amico Verecondo che ospitò la conversione cristiana di Agostino di Ippona, si avrà quindi l’opportunità, inedita, di cogliere un aspetto peculiare della Commedia di Dante Alighieri: ovvero la forza scardinatrice e quasi rivoluzionaria che quell’opera ebbe nell’attestare e dimostrare la possibilità per una lingua “volgare” di trattare anche i temi più “alti”. Argomenti, come quelli del “destino ultimo delle anime”, che nel Medioevo erano ritenuti di norma fruibili solo tramite una “lingua dotta”, narrati in lingua volgare.
Mutatis mutandis, il mostrare oggi che una lingua regionale possa con pari dignità maneggiare il tema sublime di un viaggio ultraterreno è parimenti utile per testimoniare come le lingue popolari regionali (i cosiddetti dialetti come superficialmente e impropriamente sono, a volte, denominati) non debbano precludersi alcun ambito di utilizzo: non vadano cioè relegate in una riserva protetta, utili solo a declamare proverbi popolari e canzoni folkloristiche. Confinate in una sorta di recinto controllato, dal quale è opportuno fare in modo che non ne escano.
La lettura di alcuni Canti della Commedia dantesca in italiano e lombardo è invece alquanto interessante per far cogliere pienamente il ruolo che tale capolavoro ebbe per l’italiano volgare, attestandone l’idoneità a poter affrancarsi dal latino e imporsi come lingua nuova, da adottarsi a tutti gli effetti come strumento per comunicare, legiferare, dibattere e trattare con piena autorevolezza concetti anche scientifici o culturalmente complessi. E se l’ha fatto l’italiano (che in sostanza ai tempi di Dante era lingua volgare regionale), perché non potrebbe farlo anche il lombardo, o un qualsiasi altro idioma italico?
Questa del reading dantesco in italiano e lombardo a Cassago Brianza è dunque un’occasione utilissima per ragionare sull’opportunità di mantenere e non comprimere l’uso di un doppio registro linguistico in una comunità, senza creare subalternità di una lingua rispetto all’altra. Va peraltro ricordato che il lombardo è lingua riconosciuta da Regione Lombardia con una specifica norma, la Legge Regionale 7 ottobre 2016, n. 25. In ambito ancor più ampio, l’idioma lombardo è riconosciuto fra le lingue minoritarie europee fin dal 1981 (Rapporto 4745 del Consiglio d’Europa) ed è censita dall’UNESCO (Red book on endangered Language) tra le lingue meritevoli di tutela.
Ma al di là di questa valenza di recupero di una lingua regionale quale è il Lombardo, una lingua genuinamente “volgare” come l’avrebbe definita Dante, il reading della Commedia in italiano e lombardo è sicuramente un esperimento che davvero merita di essere effettuato: per mostrare come ogni lingua – anche quando si parla del medesimo argomento – abbia una propria personalità e carattere distintivo e rappresenti, a modo suo, l’identità e la visione del mondo di chi la parlaLa Lezion de Dante di Cassago Brianza, se si rivelerà – come si auspica – un reading intrigante e stimolante, lo sarà probabilmente soprattutto per questo.
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