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Esposto della Lega di Varese contro sindaco Galimberti: “Ha violato norme in materia di comunicazione istituzionale”

VARESE, 1  settembre 2021 – È stato depositato questa mattina presso l’Agcom, il Corecom, la Prefettura di Varese e la Guardia di Finanza l’esposto della Lega, firmato dal capogruppo in Consiglio comunale Binelli, contro il sindaco di Varese Davide Galimberti.
“Un esposto – spiega Emanuele Monti, consigliere regionale leghista che aveva mosso per primo l’accusa contro Galimberti – che va nella direzione di fare chiarezza su un’azione molto scorretta, a ridosso dell’inizio della campagna elettorale e dieci giorni dopo la convocazione dei comizi elettorali”.

Cosa denuncia l’esposto? “Una violazione delle norme in materia di comunicazione istituzionale nel periodo elettorale con l’aggravante di averlo fatto a spese dei contribuenti – continua Monti -. Oltretutto, Galimberti è inciampato sia a livello sostanziale che formale. Molti investimenti da lui citati e rivendicati come propri sono merito in tutto o in parte di Regione Lombardia”.

“Il 9 settembre – annuncia il leghista – presenteremo un documento verità con Attilio Fontana per fare chiarezza sulla realizzazione di queste opere”.

“Tra Bianchi e Galimberti la differenza è abissale. Quest’ultimo apre cantieri nottetempo per buttare fumo negli occhi ai varesini, ristruttura la caserma Garibaldi e sulla copertura dell’impalcatura fa applicare una pubblicità propria, in periodo elettorale utilizza i media comunali per fare campagna elettorale e, ancor più grave, si appropria degli interventi di Regione Lombardia. Dall’altra parte abbiamo un parlamentare serio, capace e preparato che ha esperienza amministrativa e ha dimostrato sul campo di essere all’altezza” aggiunge Emanuele Monti.

“Con il volantino elettorale pagato dai contribuenti, l’amministrazione Galimberti finisce nella propaganda esattamente come aveva iniziato, visto che il suo primo atto amministrativo è stato dare un incarico di 130.000 euro al proprio consulente elettorale come responsabile del brand Varese. Oltretutto, nell’opuscolo diffuso non sono descritte tutte quelle iniziative che rappresentano gli sprechi dell’amministrazione: per citarne alcuni, le piste ciclabili vuote e inutilizzate, lo spostamento del centro diurno, le bici gialle del bike sharing subito naufragato, il servizio di baby sitter comunali e, per finire, Nature Urbane” aggiunge il capogruppo Binelli.

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