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INPS chiede i redditi agli invalidi: in Lombardia a rischio gli assegni per 400mila persone

VARESE, 23 ottobre 2021-La segreteria lombarda dei Pensionati CISL avvisa che l’Inps ha inviato vari solleciti, nei confronti di tutti coloro che si sono resi inadempienti alla trasmissione della documentazione utile per il calcolo del diritto.  In pratica, i pensionati possessori di assegni per invalidità civile, sono tenuti a comunicare all’ente previdenziale ogni anno i propri redditi tramite modello RED o 730, pena la sospensione temporanea del trattamento relativo allo stato di invalidità. 

In Lombardia sono interessate poco meno di 400mila persone, a vario titolo percettrici di assegni relativi alla diversa percentuale di invalidità.

L’erogazione delle prestazioni – dice la nota FNP –  saranno ristabilite solo dopo che il beneficiario della pensione avrà comunicato all’Istituto i redditi mancanti presentando domanda di ricostituzione reddituale. Per non incorrere alla sospensione  momentanea o definitiva dei trattamenti in atto, è possibile rivolgersi e utilizzare tutta l’assistenza offerta dagli operatori del Patronato Inas-Cisl, in quanto soggetti abilitati a tale tipo di attività”.

Nel caso in cui l’assegno venga bloccato, i percettori avranno 120 giorni di tempo per comunicare i redditi mancanti relativi agli anni dal 2017 al 2021. Trascorso tale termine la prestazione sarà definitivamente revocata e saranno recuperate le erogazioni non dovute.

In questa fase, continua la nota di FNP CISL Lombardia, “non sono interessate le pensioni riconosciute a soggetti sottoposti ad amministrazione di sostegno o con rappresentante legale o con tutore che non abbiano comunicato i redditi. In questo caso, le comunicazioni di sospensione delle prestazioni saranno trasmesse nei primi mesi del 2022”.

 

 

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