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Federalberghi Varese: “Per la ripresa necessarie ancora misure di sostegno”

VARESE, 4 febbraio 2022-Nonostante qualche segnale positivo i dati Istat relativi ad arrivi e presenze del 2021 evidenziano tutte le difficoltà per il settore dell’accoglienza, che rimane tra i più colpiti dalla pandemia. “La ripresa dei flussi turistici a cavallo del periodo estivo non può minimamente compensare le perdite registrate dalle imprese in questi due anni”. Questo è il commento a caldo del presidente di Federalberghi Varese, Frederick Venturi, dopo la lettura dei dati diffusi dall’ufficio statistica di Camera di Commercio.

«Ci sono strutture – prosegue Venturi – chiuse da marzo 2020 e altre che lavorano a singhiozzo. La ripresa è legata al deciso miglioramento dei dati epidemiologici alla ripresa degli spostamenti, al ritorno dei viaggiatori stranieri il cui numero in questi 2 anni è crollato. Si consideri che nel periodo prepandemia gli stranieri che soggiornavano nelle nostre strutture rappresentavano il 60% della clientela con in testa statunitensi, tedeschi e poi i cinesi. Il primo ed il terzo mercato sono quasi del tutto scomparsi». In questa situazione ad essere maggiormente penalizzate sono le strutture che lavorano con la clientela business con gli eventi le fiere i convegni, senza dimenticare quelle legate al mercato aeroportuale. 

«Finché non ci saranno condizioni sanitarie più tranquillizzanti il turismo continuerà a soffrire. – dice ancora Venturi -. Bene le misure di semplificazione in materia di Green Pass adottate nell’ultimo Consiglio dei Ministri.  Ma non è sufficiente.  Auspico che il Governo adotti delle misure mirate per sostenere economicamente il settore». Il rinnovo degli ammortizzatori sociali fino al 31 marzo per aiutare

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l’occupazione è un primo passo, ma gli operatori del settore attendono tuttavia, fiduciosi, una risposta sulla richiesta di proroga della moratoria sui finanziamenti, sull’esenzione dell’Imu per tutto il 2022 ed un’azione decisa per calmierare i costi energetici. «Spero che Governo ed enti locali, ognuno per le proprie competenze, ascoltino le istanze delle imprese del Turismo le quali dovranno essere sostenute finché non ci sarà una vera e propria ripresa».  A livello locale Federalberghi Varese confida in un’interlocuzione con i Comuni per eliminare quella che si ritiene essere una stortura del sistema di fiscalità locale: la tassa sui rifiuti. «È inaccettabile – conclude Venturi – che aziende chiuse o con bassa occupazione (stiamo parlando di valori di occupazione al di sotto del 50%) siano costrette a pagare l’imposta piena. A tale riguardo ricordo che l’Unione Europea ha più volte affermato che ci deve essere proporzionalità tra il costo di raccolta rifiuti e l’effettiva produzione». Gli imprenditori del Varesotto, come sempre, sono pronti a fare la loro parte per raccogliere le sfide che la ripresa – quando ci sarà – porterà con sè in termini di innovazione e cambiamenti.

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