BOLOGNA, 5 luglio 2022 – Come rendere la sanità meno impattante. Ridurre gli sprechi energetici senza abbassare la qualità nella cura dei pazienti. Progettare strutture tecnologicamente moderne, con una pianificazione che comprenda ogni aspetto: dalla mobilità alle infrastrutture connesse. Sono alcuni dei temi e delle idee emersi durante l’ultimo evento della community “Donne protagoniste in sanità”, tenutosi tra il 23 e il 24 giugno scorso a Bologna. Un appuntamento gestito e coordinato da Koncept, impresa specializzata nell’organizzazione eventi e nel Fund Raising strategico e operativo.
A intervenire, tra gli altri, Daniela Pedrini, presidente della Società italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità (SIAIS). Una delle prime sfide del prossimo futuro sarà conciliare il cambiamento climatico, senza venir meno alla qualità nelle cure offerte.
“Oggi il sistema sanitario mondiale rappresenta il 4,4% di tutte le emissioni globali – ha spiegato Pedrini durante la convention promossa da Koncept – se lo trasformassimo in un Paese sarebbe il quinto nel pianeta per emissioni prodotte. Diventa quindi importantissimo conoscere l’impronta ecologica di tutte le nostre attività sanitarie, dagli ospedali alle cure sul territorio. Una visione che ancora manca in maniera complessiva”.
Da un punto di vista architettonico servirà creare spazi flessibili, ambienti duttili che
Saranno fondamentali anche le aree attorno: “Un ospedale nuovo va costruito dove ci sono gli spazi capaci di accogliere mobilità sostenibile e infrastrutture: serviranno residenze per le famiglie dei malati e per i pazienti che seguono il percorso di day hospital”.
Un ruolo cruciale lo avrà poi la digitalizzazione: nuovi sistemi gestionali, maggiori dispositivi di controllo, l’uso di tecnologie come il BIM nella progettazione di edifici che si annunciano quindi sempre più complessi. “Gli ospedali saranno interconnessi grazie a tecnologie che permettano di scambiare i dati in tempo reale. Strutture – afferma Pedrini – tutte digitalizzate, coperte da sensori che leggano non solo gli aspetti dell’impiantistica e che siano connessi anche con la parte domiciliare e del territorio: questo contribuirà anche allo sviluppo della telemedicina”.
Per la gestione degli ospedali già esistenti, seconda la presidente di Siais, si potrebbe “destinare le strutture storiche e vincolate alle attività di supporto, e ricostruire invece le altre così da realizzare ospedali tecnologicamente avanzati”.
L’evento organizzato da Koncept a Bologna ha riunito tra circa 400 partecipanti in presenza e altri 3 mila hanno seguito le dirette trasmesse sulle piattaforme on line. Molteplici tavoli e relatori che hanno affrontato temi chiave per la sanità del futuro e delle sfide presenti.