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“My Life As a Rolling Stone”, negli USA in onda docuserie in quattro parti dedicata ai Rolling Stones

VARESE, 13 agosto 2022-di GIANNI BERALDO-

“Cercherò di mantenerlo leggero, abbordabile”, dice Mick Jagger con un sorriso ‘gommoso’ all’inizio di “My Life As a Rolling Stone”, docuserie Tv suddivisa in quattro puntate in onda per ora solo negli Stati Uniti.

L’attesissima docuserie ha debuttato domenica scorsa su Epix offrendo una panoramica completa di come i Rolling Stones siano diventati I ROLLING STONES con filmati vintage di performance e clip di interviste, oltre a nuovi commenti di Jagger, Keith Richards e Ronnie Wood. La seconda parte andrá in onda domani, 14 agosto,  a partire dalle ore 20 e si concentra su Keith Richards. (Wood e il compianto Charlie Watts saranno protagonisti nelle altre due puntate).

Come detto, la serie è suddivisa in quattro episodi con Jagger, 79 anni, stagionato ma arzillo, come ovvio lancio. Solo la puntata dedicata a Jagger 9la prima) andrà in onda gratuitamente per 90 giorni su Epix.com e sull’app, nonché su Apple TV, Amazon, Roku e la maggior parte delle prese via cavo.

Sebbene ci siano molte minuzie degli Stones da digerire, al suo interno, l’episodio enfatizza l’inimitabile frontman e CEO della band, di cui Richards dice: “È davvero un uomo d’onore sotto tutte quelle stronzate”.

Ecco alcuni spunti dal primo episodio:

La leggenda del soul Tina Turner ricorda che Jagger assisteva ai suoi concerti a

Tina Turner e Mick Jagger

Londra, dove guardava da dietro gli altoparlanti mentre lei e Ike Turner si esibivano.

PP Arnold, uno dei decantati Ikettes, dice che anche il “sexy” e “cool” Jagger sarebbe tornato nel backstage per imparare i passi di danza dagli artisti di riserva dei Turner.

Ma Turner non era impressionato dai orimi concerti di Jagger come frontman.

“Era bravo ma pensavo che sarebbe arrivato a nulla”, dice la Turner con una risata roca. “Scusa, Mick!”

Più avanti nel documentario, Turner aggiorna la sua opinione dopo aver visto Jagger esibirsi di nuovo diversi anni dopo.

“Mick non era la stessa persona che ho incontrato a Londra quando si nascondeva dietro gli altoparlanti. Era uscito dal suo guscio”, dice. “Mick era diventato Mick Jagger.”

La prima puntata é ricchissima di immagini, interviste, filmati d’epoca e non solo. Eccone un altro estratto:

Nel 1967, la band si ritirò a Redlands, la tenuta di Richards nel Sussex, in Inghilterra, per una “bella festa”. Ma è diventato subito scandaloso: un reato di droga di alto profilo.

“C’erano molte droghe lì. L’LSD, l’hashish e il fuzz hanno fatto irruzione”, ricorda Jagger. “Essere beccati con l’acido è davvero strano”.

L’incidente ha reso Richards diffidente nei confronti dell’autorità. “Porto ancora una patatina”, dice Richards con una risatina gutturale. “Potrei usare una canna in questo momento!”.

Insomma una docuserie imperdibile non solo per i milioni di fan dei Rolling Stones a per tutti gli appassionati di musica rock.

La speranza é quella di poterla vedere al piú presto anche in Italia.

redazione@varese7press.it

 

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