”Ciao Bobo”, Varese ha salutato Roberto Maroni con i funerali di Stato. Presente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

0
1157

VARESE, 25 novembre 2022-di GIANNI BERALDO-I varesini si sono stretti attorno alla famiglia Maroni ( la moglie Emilia Macchi e i tre figli Chelo, Filippo e Fabrizio) nel giorno del suo ultimo viaggio sancito da un sontuoso e commovente funerale di Stato. L’intera città si è listata a lutto per ricordare oggi Roberto Maroni, leghista doc che insieme a Umberto Bossi diede vita nel 1981 a quello che negli anni divenne un partito protagonista della storia politica e sociale del nostro Paese. Storia che perdura ancora oggi pur con caratteristiche diverse.

L’arrivo di Letizia Moratti

Per l’ultimo saluto al ‘Bobo’, oltre ai suoi amici più stretti (tra i quali tutti i componenti della sua band di soul ed errebì Distretto51 che alla fine della messa hanno cantato lo  struggente brano in italiano intitolato ‘Come una bugia’, scritto dal duo Maroni ed Elio Girompini, composto molti anni fa e mai inciso su disco), così tantissima gente comune a fare da ali al feretro fino alla Basilica di San Vittore, hanno voluto esserci anche molti personaggi politici dalli importante valenza istituzionale come Stefano Boeri, presidente della Triennale che lo ha ricordato in una nostra intervista in modo commovente. O, ancora, parlando di figure importanti milanesi ha voluto salutare il suo amico Maroni anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano che lo ha ricordato con affetto sottolineandone le grandi capacità politiche e intelligenza spesso dimostrata in confronti serene e costruttivi.

La Premier Giorgia Meloni si asciuga le lacrime

Prima fra tutti la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (che si è asciugata le lacrime all’uscita della chiesa) giunta sul sagrato della basilica con circa mezz’ora d’anticipo rispetto all’inizio della messa prevista alle ore 11 officiata da Monsignor Giuseppe Vegezzi, vescovo ausiliario di Milano.

Con la Premier uno stuolo di ministri come l’ex ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, molto legata a Maroni chiamandolo anche come suo consulente nel precedente Governo. Poi la ministra del Turismo Daniela Santachè, il Presidente del Senato Ignazio Larussa e quello della Camera Matteo Fontana, il Ministro degli Esteri  Antonio Tajani, quello dell’Interno Matteo Piantedosi e altri ancora in rappresentanza del Governo ma soprattutto con i quali Maroni ha condiviso buona parte della sua vita politica.

Tanta gente ha voluto salutare per l’ultima volta Maroni

Presente anche Luca Zaia presidente Regione Veneto e Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Così come non potevano mancare militanti storici della Lega che con Maroni hanno scritto pagine importanti. Come l’ex senatore Luigi Peruzzotti oppure il vulcanico ex europarlamentare Mario Borghezio, che più di un grattacapo alla Lega lo aveva creato causa le suo visioni xenofobe e razziste. Menzionarli tutti è impossibile tra ex e attuali parlamentari, sindaci, assessori regionali ecc…ma la platea di partecipanti alla cerimonia era davvero vasta e importante.

Ovviamente tra i rappresentanti politici presenti oggi l’amico di lunghissima data, il Ministro Giancarlo Giorgetti che non è riuscito a trattenere le lacrime quando il feretro dopo la messa, è stato trasportato sotto la vicina sede della Lega in piazza del Podestà, per l’ultimo saluto vero: quello politico della sua Lega e dei giovani padani che lo hanno abbracciato commossi virtualmente.

Come commosso è apparso pure il Ministro e segretario federale Matteo Salvini che lo ha ringraziato per tutto quello che ha fatto per la Lega e i suoi proficui insegnamenti.

Il ministro Giancarlo Giorgetti sotto la sede della Lega

Prima della chiusura della funzione, il maggiore dei figli di Maroni, Fabrizio, ha ricordato la grande passione del padre per la politica, spesso motivo di lunghe assenze dalla famiglia, chiaramente giustificate dai suoi impegnativi ruoli nella politica che conta <<Volevamo che tu fossi stato presente durante i momenti della nostra crescita, dei nostri momenti adolescenziali, ma molte volte questo non era possibile per i tuoi impegni. Non parlavi molto ma non ti lamentavi mai magari anche quando eri preoccupato, anzi dicevi che andava tutto bene. Era il tuo carattere quello per il quale tanta gente ti ha voluto bene. Come lo hai voluto a noi trasmettendoci amore e affetto. Ti sei impegnato tanto per essere un buon papà e noi lo sappiamo bene perché il tuo amore ci è arrivato tutto. Ciao papà fai buon viaggio>>.

redazione@varese7press.it