Movimento antifascista militante, martedì incontro a Varese con lo storico e politico Giorgio Cremaschi

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Lo storico Giorgio Cremaschi martedì a Varese
VARESE, 8 luglio 2024-Martedì 9 luglio 2024 alle ore 18, in via Francesco Del Cairo, 34 Varese, si terrà un incontro pubblico teso a promuovere un movimento di antifascismo militante. 
Un primo momento di confronto si terrà con Giorgio Cremaschi a partire dal suo saggio storico e politico “LiberalFascismo” di recente pubblicazione per i tipi di di Mimesis e che ha per sottotitolo “Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano in guerra.
I temi sono, dunque, il fascismo, l’attacco ai valori democratici, modelli e sistemi liberali dal cuore nero che ci hanno portato alla guerra e sempre alla guerra sono votati.
Aperto e libero a tutti, l’incontro è promosso da Comitato permanente per i Diritti Umani di Varese,Comitato Antifascista Busto Arsizio, Partito Rifondazione comunista, Potere al Popolo, Rete Varese Senza Frontiere, Un’Altra Storia Varese e Unione Popolare. Sono sempre possibili e auspicabili adesioni individuali e di organizzazioni.
COSÌ I “LIBERALI” E I “NERI” STANNO DISTRUGGENDO La DEMOCRAZIA…stralci del libro di G Cremaschi.  Fascismo e guerra sono tornate a essere parole di uso comune e questo è il segno che le nostre società stanno precipitando verso la catastrofe. Le democrazie occidentali organizzate attorno agli Stati Uniti hanno proclamato la guerra contro le dittature, denunciando che esse minaccino i diritti, i valori e la stessa civiltà di quello che si è autoproclamato mondo libero. Però questa divisione del mondo sembra riproporre esattamente la separazione ottocentesca tra i Paesi bianchi colonialisti e tutti gli altri, mentre si accompagna a una realtà che solo pochi liberali fanatici riescono fino in fondo a negare: le democrazie occidentali stanno diventando sistemi sempre più autoritari, ingiusti e discriminatori (…) In Italia è al governo ed esprime il presidente del Consiglio un partito diretto erede del neofascismo postbellico, e il presidente del Senato vanta la statuetta di Mussolini nel suo ufficio. (…)