Milano,  convegno ‘Vanni fa 90. Memoria ed eredità del più grande piccolo editore italiano’ all’Università Statale

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Vanni scheiwiller nel 1996 (foto di Mario Dondero)

MILANO, 10 novembre 2024-In occasione dei novant’anni dalla nascita di Vanni Scheiwiller, il Centro Apice organizza il convegno Vanni fa 90. Memoria ed eredità del più grande piccolo editore italiano, che si terrà il 26 e 27 novembre presso la Sala lauree dell’Università degli Studi di Milano, in via Conservatorio, 7.

Due giornate di studio dedicate alla sua figura di editore intellettuale sempre in febbrile e affaccendato movimento, animato da una curiosità liberissima, vivacemente prensile e policentrica (da editore «decisamente poligamo», come Vanni stesso si definiva, capace di coltivare «tanti amori letterari e artistici contemporaneamente»). Il convegno sarà caratterizzato da un ricco parterre di relatori a spiccata caratterizzazione interdisciplinare – storici dell’editoria e storici dell’arte, della fotografia, della musica, studiosi di letteratura e poesia italiana del Novecento, lusitanisti, polonisti, etc. – e metterà a fuoco aspetti e risvolti della sua vulcanica operosità culturale, testimoniata dai circa tremila titoli complessivamente dati dalle stampe, dalle oltre quaranta collane progettate e varate (al punto che, scriveva, «i librai mi accusano – giustamente – di avere più collane che libri»), dall’intrico di progetti e rapporti di cui le carte del ricchissimo Archivio custodito ad Apice conservano traccia. E che nondimeno non cancella il fantasma di quell’ultimo, impossibile e inevitabile catalogo che una volta Vanni stesso ha confessato il desiderio di poter un giorno stampare: quello «dei libri che non ho pubblicato, delle occasioni mancate, delle speranze tradite; sarà un catalogo bellissimo, tutto di libri bellissimi, senza paragone con quanto ho saputo realizzare».

L’ARCHIVIO SCHEIWILLER AL CENTRO APICE

L’archivio Scheiwiller, formato dalla biblioteca e dall’archivio, è stato acquisito dal Centro Apice nel 2005 ed è strutturato in due corpi distinti: il Fondo di Giovanni Scheiwiller e il Fondo di Vanni Scheiwiller.

La produzione della casa editrice “all’Insegna del Pesce d’Oro” conta, dopo i 200 titoli della gestione di Giovanni (terminata nel 1951 con il volume Poetesse del Novecento), gli oltre 3000 della gestione di Vanni con i marchi editoriali all’Insegna del Pesce d’Oro, Edizioni di Vanni Scheiwiller e Libri Scheiwiller.

L’archivio Scheiwiller, che ne conserva tutti i materiali preparatori, occupa attualmente circa 250 metri lineari. I fascicoli d’archivio sinora schedati sono circa 20.000 e di questi 2400 sono materiali di Giovanni Scheiwiller e oltre 17.000 del fondo di Vanni.

Tra le serie più significative del Fondo di Giovanni possiamo enumerare i 1000 fascicoli del Carteggio di Giovanni, 110 Questionari o “notiziari” di Giovanni, 300 fascicoli della Fototeca di Giovanni, 100 fascicoli della sua attività editoriale.

Del Fondo di Vanni, le serie più significative sono la serie della Produzione editoriale, che raccoglie i materiali dei volumi editi, l’Officina editoriale, che documenta il lavoro quotidiano della casa editrice; il Carteggio Vanni che, ordinato finora al 60%, presenta 1200 fascicoli di corrispondenti diversi; l’Archivio autori, una serie di cartelle originariamente composte dallo stesso Vanni e intestate a singoli autori, tra cui si possono citare i 480 fascicoli di Montale, 750 di Pound, 300 di Sbarbaro, 200 di Clemente Rebora. 600 sono invece i fascicoli degli Scritti di Vanni; e sono circa 2400 i fascicoli di cataloghi di mostre, inviti e dépliant (ordinati per metà), che costituiscono una fonte preziosissima e ancora poco esplorata per la storia dell’arte.

All’archivio fa da complemento la biblioteca Scheiwiller (composta da 25000 volumi) e la biblioteca delle edizioni Scheiwiller di cui Apice conserva circa 1800 su oltre 3000 volumi pubblicati.