La Beko di Cassinetta destinata alla chiusura entro il 2025: a rischio 540 posti. Nulla di fatto l’incontro tra rappresentanti dell’azienda e ministero Urso

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Il presidio odierno alla Beko di Cassinetta

VARESE, 20 novembre 2024-di GIANNI BERALDO-

Niente da fare, la Beko ha deciso di non investire nell’impianto produttivo di Cassinetta di Biandronno. O meglio verranno chiuse due linee produttive su cinque del comparto del freddo, mettendo a rischio 540 posti di lavoro a livello di manodopera ma non se la passerebbero meglio nemmeno le decine di impiegati ai quali il posto ora non è più assicurato.

Una notizia che in parte era purtroppo preventivabile, con la proprieà turca che fin dai mesi scorsi aveva parlato di chiusura del sito produttivo varesino così come altri presenti in Italia. Nulla è valso quindi l’incontro svoltosi oggi pomeriggio a Roma tra i rappresentanti europei della Beko e il  ministro dell’Industria Adolfo Urso.

Una situazione che non lascia adito a ripensamenti ma solo dubbi «Non condividiamo e non possiamo accettare il piano presentato oggi dai vertici di Beko Europe. Faremo rispettare la golden power, che per noi significa tutelare l’occupazione». Così il sottosegretario con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, dopo l’illustrazione del piano di trasformazione industriale di lungo periodo da parte dei rappresentanti del Gruppo Beko Europe. «Non accetteremo conclusioni che non siano condivise con le organizzazioni sindacali», conclude Bergamotto.

L’unica certezza è quella che la produzione della line del freddo a Cassinetta sarà assicurata fino al 2025, ma nulla lascia ben sperare per il futuro.

Nel frattempo i sindacati hanno deciso per una nuova mobilitazione domattina alle 9.30 davanti alla fabbrica.

redazione@varese7press.it