Crisi Beko, attivato un “Tavolo Permanente Territoriale” per evitare licenziamenti

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VARESE, 22 novembre 2024–Dopo l’annuncio di Beko Europe, nell’incontro del 20 novembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di voler procedere a chiudere due linee produttive del comparto freddo dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, il Presidente della Provincia Marco Magrini ha ritenuto necessario attivare un immediato confronto con l’Assessore Regionale Simona Tironi, i Capigruppo regionali e provinciali ed i rappresentanti politici del territorio.

Il Presidente della Provincia di Varese, unitamente a tutte le altre istituzioni del territorio, respinge con forza e determinazione qualsiasi ipotesi di possibili chiusure, anche parziali.

La proposta della multinazionale turca risulta inaccettabile perché prevede un numero esorbitante di licenziamenti e una progressiva riduzione della forza lavoro del sito di Cassinetta; il piano industriale di Beko Europe è fortemente penalizzante per l’intero territorio varesino coinvolto, la nostra comunità e i nostri lavoratori.

L’obiettivo della Provincia di Varese è la tutela dei 541 posti di lavoro potenzialmente a rischio: non è ammissibile che la proprietà non rispetti gli accordi presi in fase di acquisto. Occorre applicare il Golden Power dichiarato dal Governo e bloccare il piano di chiusure e di licenziamenti che comporterebbe in prospettiva l’uscita di Beko Europe dall’Italia.

La Provincia di Varese ha concordato di istituire un “Tavolo Permanente Territoriale” a carattere politico, con la presenza dei sindacati, delle istituzioni pubbliche coinvolte, finalizzato ad un confronto costante tra i soggetti del territorio impegnati nella difesa del sistema industriale varesino.

Il Nucleo Crisi Territoriale della Provincia, istituito a seguito del decreto regionale n. 6177 dell’aprile 2023, sarà di supporto al Tavolo permanente nella prevenzione della crisi, anticipando e individuando tempestivamente misure di sostegno al mantenimento dell’occupazione. Verranno coinvolti i sindacati, le associazioni di categoria e l’Agenzia Formativa della Provincia di Varese, che potrà progettare percorsi di aggiornamento delle competenze dei lavoratori coinvolti.

La Provincia di Varese si impegnerà ad unire tutte le forze in campo per difendere una storica azienda del nostro territorio, i lavoratori e le famiglie da un progetto fortemente penalizzante ed eserciterà ogni azione possibile affinché la proprietà possa cambiare le sue scelte.