Studenti del ‘Geymonat’ di Tradate protagonisti come volontari della Colletta Alimentare

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TRADATE, 27 novembre 2024 – Anche quest’anno gli alunni dell’istituto superiore “Ludovico Geymonat” sono scesi in campo come volontari in occasione della Colletta alimentare: fra i protagonisti della consueta raccolta benefica, proposta su tutto il territorio nazionale nel mese di novembre, non sono mancati 12 studenti dell’Itis e del liceo delle scienze applicate.

Gli allievi della scuola tradatese di via Gramsci si sono distribuiti in diversi supermercati della città e del circondario, dove hanno accolto all’ingresso i clienti, offrendo loro il sacchetto per la colletta, e raccolto all’uscita i prodotti donati.

Quello con l’iniziativa di solidarietà organizzata dalla Fondazione Banco alimentare è un appuntamento che da sempre vede in prima linea gli alunni del “Geymonat”, coordinati dalla professoressa Emanuela De Bernardi, affiancata da altri insegnanti.

Alcuni studenti sono davvero fedelissimi a questo servizio, che svolgono con entusiasmo da qualche anno. Fra loro, Noemi Cicchitto, che frequenta la quinta liceo e che indossa la casacca di volontaria sin dalla classe prima: «Ogni volta mi sono sentita parte di qualcosa di importante» riferisce l’allieva.

Le sue parole rivelano il significato della Colletta: «Quando vedo qualcuno donare anche solo un pacco di pasta, mi sento grata e soddisfatta: sono piccoli gesti che possono fare una grande differenza nella vita di chi ha bisogno. Non si tratta solo di donare cibo, ma di trasmettere un senso di solidarietà e speranza». Ecco perché, continua la studentessa, «quella sensazione di aver aiutato, anche in minima parte, qualcuno che affronta difficoltà ripaga tutto l’impegno. È un’esperienza che mi accresce interiormente e mi fa sentire più connessa alla comunità, fornendomi anche la consapevolezza dell’importanza della cooperazione».

Da qui l’invito che Noemi rivolge ai suoi coetanei, cui consiglia vivamente di «informarsi a proposito dell’attività del Banco alimentare», oltre che di«sfruttare questa opportunità per arricchirsi come persone e allo stesso tempo aiutare i più bisognosi. Individualmente possiamo dare una mano, ma è la collaborazione che fa la differenza».