Consumo di suolo a Milano: cittadini ancora in attesa di risposte

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MILANO, 15 maggio 2025-Un’ombra di disappunto si allunga sul Forum della Partecipazione che si aprirà domani a Milano. Proprio all’Assessora alla Partecipazione, Gaia Romani, è giunta una lettera che solleva dubbi concreti sull’effettiva volontà dell’amministrazione di dare spazio alla partecipazione dal basso. I firmatari della prima Domanda a Risposta Immediata (DRI) dei cittadini lamentano di essere ancora in attesa, dopo ben un anno e mezzo, di essere convocati in Consiglio Comunale per porre il loro quesito cruciale sul consumo di suolo nel milanese.

La mobilitazione per presentare la DRI risale all’autunno 2023, quando la rete “Facciamo l’appello – Stop consumo di suolo“, che raccoglie una cinquantina tra comitati e associazioni attive sul territorio, organizzò la raccolta delle 100 firme necessarie. La stessa rete aveva già precedentemente protocollato a Palazzo Marino, per ben due volte, un appello diretto al sindaco Sala e alla sua Giunta per l’azzeramento del consumo di suolo.

L’istituto della DRI per i cittadini è frutto di un’iniziativa dell’ex consigliera comunale Patrizia Bedori, che qualche anno fa ne aveva caldeggiato l’inserimento nel Regolamento comunale della partecipazione. Questa norma concede ai cittadini la possibilità di intervenire direttamente in Consiglio Comunale, senza la necessità di un consigliere come intermediario, per porre una domanda specifica e ottenere una risposta immediata.

La DRI sul consumo di suolo rappresenterebbe un momento storico, la prima volta in cui i cittadini eserciterebbero direttamente questo diritto in Consiglio, un’espressione autentica di partecipazione dal basso che l’Assessora Romani avrebbe dovuto, nelle intenzioni, sostenere e valorizzare.

Tuttavia, il percorso per ottenere udienza si è rivelato tutt’altro che agevole. Sono stati necessari solleciti scritti, un ricorso al Difensore civico e persino un flash mob simbolico dei cittadini con il bavaglio in Consiglio Comunale prima che, a distanza di sette mesi dalla presentazione delle firme e della domanda, il portavoce dei firmatari venisse convocato. La data fissata, però, coincideva con un importante impegno pregresso del portavoce, il quale richiese immediatamente una riprogrammazione.

Da quel momento sono trascorsi ulteriori dodici mesi, durante i quali altri solleciti dei cittadini sono rimasti inascoltati. Ora, con una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi, e per conoscenza all’Assessora Romani, i cittadini esprimono chiaramente la loro ferma intenzione di non rinunciare al diritto di porre la DRI in Consiglio.

La lettera non manca di sollevare un altro recente episodio che getta ulteriori ombre sulla reale apertura del Comune alla partecipazione: il blocco della petizione online promossa dai cittadini sull’area “Milano Partecipa” per richiedere un bonus del 30% sugli abbonamenti ATM. La petizione, che stava raccogliendo un significativo numero di adesioni, è stata inspiegabilmente chiusa al raggiungimento di sole 1000 firme, nonostante il regolamento comunale preveda la possibilità di raccoglierne molte di più.

Di seguito il testo integrale della lettera inviata alla Presidente Buscemi e, per conoscenza, all’Assessora Romani, al Sindaco e ai Consiglieri Comunali:

Lettera aperta alla Presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi, e per conoscenza all’attenzione dell’Assessora alla Partecipazione Gaia Romani

Gentile Presidente Buscemi,

come lei ben sa, dalla scorsa consiliatura è possibile da parte dei cittadini porre delle domande a risposta immediata (DRI) ai componenti della Giunta, una nuova norma del “Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare” che permette ai cittadini di entrare nel consiglio comunale con diritto di parola alla pari delle consigliere e dei consiglieri.

A novembre 2023 depositammo all’ufficio protocollo di Palazzo Marino una Domanda a Risposta Immediata sul consumo di suolo in città. Abbiamo sollecitato varie volte – anche scrivendo al Difensore civico – e lei l’ha infine calendarizzata a giugno 2024. Purtroppo il nostro delegato nel giorno da lei indicato era indisponibile, perciò abbiamo subito chiesto la ri-calendarizzazione e da allora siamo in attesa di nuova convocazione. Ora siamo giunti a maggio 2025 e stiamo ancora aspettando. Noi non intendiamo rinunciare al nostro diritto di porre la DRI al consiglio comunale, e siamo quindi a chiederle di individuare una nuova data per la nostra convocazione.

Con l’occasione, le ricordiamo che anche la proposta di delibera consiliare sul consumo di suolo depositata dal consigliere Monguzzi giace in stand by da mesi. Assessora Gaia Romani per dimostrare l’interesse della giunta verso la partecipazione dei cittadini. Tuttavia quando i cittadini si organizzano spontaneamente, utilizzando gli istituti (DRI) e i canali di partecipazione (area web “Milano Partecipa”) comunali, la loro richiesta di partecipare in realtà viene rimbalzata – come è accaduto con la DRI – o bloccata, come è avvenuto recentemente con la petizione per la richiesta di un bonus del 30% sul costo degli abbonamenti ATM che sul portale del Comune stava raccogliendo tantissime firme e per questo motivo è stata chiusa a 1000 firme nonostante il regolamento permetta di raccoglierne molte di più.

La partecipazione scomoda per il Comune, quella proposta dal basso dai comitati civici e dalla cittadinanza attiva, a Milano non sembra trovare spazio.

Le inviamo nuovamente il testo della DRI, in allegato, confidando in una sua celere risposta per la nuova calendarizzazione.

Cordialmente

I cittadini che hanno sottoscritto la richiesta di DRI.