Siena: presentato ‘Operaicidio’, libro inchiesta per riflettere sulla strage silenziosa del lavoro

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SIENA, 16 maggio 2025-Un libro inchiesta potente e pensato per stimolare la riflessione. Si intitola ‘Operaicidio’ (Marlin Editore) e sarà presentato domani, sabato 16 maggio, alle ore 16:00, nella suggestiva cornice del museo della Contrada di Valdimontone, in via di Valdimontone 6 a Siena.

Sul palco interverranno gli autori, Bruno Giordano e Marco Patucchi, insieme a Fabio Berti, docente dell’Università di Siena e autore del libro ‘Sfruttati’. A moderare l’incontro, ad ingresso libero e aperto a tutti, sarà Cristina Belvedere, giornalista de La Nazione di Siena.

La giornata di sabato sarà dedicata a comprendere le radici profonde e le cause che ancora oggi portano a tragiche morti sul lavoro, ripercorrendo vicende dolorose come la scomparsa di Luana D’Orazio, la tragedia dell’Eni di Calenzano e il dramma del caporalato. Un pomeriggio di analisi e interrogativi per dire basta alle vittime e agli infortuni sul lavoro.

Marco Patucchi, autore e giornalista de La Repubblica, spiega il titolo del libro: “Operaicidio: un neologismo per spiegare le dimensioni sociali, politiche e culturali della strage permanente di lavoratori. Siamo molto contenti di presentare il nostro libro al Safety Forum, perché l’evento di Siena è il contesto ideale per raccontare storie, cause, responsabilità. E soprattutto per discutere proposte concrete, non retoriche, che frenino il crimine di pace delle morti sul lavoro”.

Bruno Giordano, magistrato di Cassazione ed ex direttore INL, sottolinea l’importanza di studiare il fenomeno: “Operaicidio è un libro che non va letto, va studiato. È una denuncia netta delle vere cause della strage di operai che continua ogni giorno. Cause istituzionali, politiche, amministrative che impongono un esame di coscienza a chi è responsabile e perché non fa il proprio dovere. La responsabilità non è solo nelle imprese ma di tutti coloro che non fanno il proprio dovere. Il libro affronta per la prima volta, in modo nuovo, tutti i profili mediatici, economici, istituzionali di questo enorme crimine di pace. Il forum tocca i nervi scoperti della sicurezza del lavoro: appalti, formazione, vigilanza, comunicazione. Un confronto interdisciplinare tra tecnici, magistrati, imprenditori, consulenti, operatori, che produce consapevolezza e vera competenza. Soltanto così può esserci vera prevenzione, arginare la più grande tragedia civile del nostro Paese. Il forum è cresciuto e diventato non solo un appuntamento annuale tra esperti ma soprattutto il luogo in cui si confrontano le migliori esperienze del settore. È l’unico vero luogo di confronto scevro da condizionamenti e appartenenze lobbistiche”.

Il Libro: “Operaicidio”

Il libro introduce il neologismo “operaicidio” per definire la tragica e incessante sequenza di morti sul lavoro. Attraverso una struttura che richiama le voci di un dizionario enciclopedico, l’opera analizza il significato sociale, economico e umano di questa “guerra civile” ignorata, esplorandone le cause, i costi, le possibili soluzioni e le responsabilità, anche politiche. In Italia, la media è di tre morti sul lavoro al giorno e un infortunio al minuto, senza contare i casi sommersi del lavoro nero.

“Operaicidio” si distacca da una narrazione puramente numerica e cronachistica, proponendo una visione più ampia che include proposte concrete di intervento e riforma. Il libro getta luce anche sul lato oscuro degli infortuni non denunciati, sulle morti causate dall’amianto, sulla responsabilità dei media nel linguaggio utilizzato, sui fatti dolosi in contesti lavorativi irregolari, sullo sfruttamento del caporalato, sulla perdita di memoria collettiva e sulla condizione degli orfani e dei coniugi dimenticati. Viene inoltre evidenziata l’inconcludenza di percorsi giudiziari troppo lunghi che spesso si concludono con assoluzioni o prescrizioni. Una tragedia troppo spesso etichettata come fatalità, quando invece è il risultato di una mancanza di coscienza e di senso di colpa.

Parallelamente all’analisi critica, il libro presenta un secondo piano narrativo, una sorta di “Spoon River” delle storie invisibili delle vittime del lavoro, raccontando le passioni, gli affetti e le emozioni di coloro che sono caduti in questa “guerra minore”.

L’appuntamento di sabato 16 maggio, intitolato “L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro (sicuro?)”, rappresenta l’atto conclusivo del Safety Forum e si propone come un momento di riflessione aperto a tutta la cittadinanza sul tema cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro. Oltre alla presentazione di “Operaicidio”, l’intervento di Fabio Berti offrirà spunti di riflessione sul tema del caporalato, approfondendo ulteriormente le dinamiche dello sfruttamento lavorativo.