SARONNO, 17 maggio 2025 – Un’impresa che ha il sapore dell’innovazione e guarda al futuro: l’Istituto Prealpi di Saronno ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario con un evento straordinario, il lancio di una sonda stratosferica. L’emozionante decollo è avvenuto giovedì 15 maggio dal campo di volo di Cogliate, coronando un percorso formativo di alto livello che ha visto protagonisti attivi studenti e docenti.
Il progetto, nato dalla sinergia tra l’Istituto Prealpi e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sezione di Roma, e realizzato con il prestigioso patrocinio dell’Aerospace Cluster Lombardia, rappresenta un fulgido esempio di come le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) possano essere integrate in un’esperienza didattica concreta e profondamente coinvolgente.
La sonda, un vero e proprio laboratorio volante, ha raggiunto l’impressionante altitudine di 35 chilometri, regalando immagini mozzafiato del nostro pianeta visto dalla stratosfera. La sua traiettoria ha seguito con precisione millimetrica le simulazioni elaborate dagli studenti. Il pallone, che al suo apice raggiungeva un diametro di circa 10 metri grazie a quasi 6.000 litri di elio, è stato recuperato in totale sicurezza nelle campagne di Corbetta, a pochi metri dal punto di atterraggio previsto.
A bordo, una sofisticata strumentazione del peso di 2,6 kg ha raccolto dati preziosi e registrato immagini ad alta definizione. Due computer, un sistema GPS, videocamere e sensori ambientali hanno monitorato i raggi cosmici, il particolato atmosferico (PM2.5 e PM10), le radiazioni UV e altri parametri ambientali cruciali. I dati preliminari rivelano condizioni estreme: una temperatura minima di -40°C e una pressione atmosferica di soli 6 ettopascal.
Un’attenzione particolare è stata dedicata allo studio dei raggi cosmici, grazie agli strumenti forniti dall’INFN di Roma. I dati raccolti sono ora nelle mani esperte dei Professori Valerio Bocci e Francesco Iacoangeli, che presto li condivideranno con gli studenti per avviare stimolanti attività di analisi e ricerca.
Nei prossimi giorni, guidati dalla prof.ssa Maria Antonia Tripodi, gli alunni si immergeranno nell’analisi dei dati, traducendoli in grafici e pubblicazioni scientifiche. L’esperienza del lancio si trasformerà così in un vero e proprio progetto di ricerca interdisciplinare, arricchendo il loro percorso formativo in modo unico.
«Questo successo conferma quanto la passione, la curiosità e la collaborazione possano avvicinare concretamente i giovani al mondo della ricerca e alle materie STEM», ha dichiarato con entusiasmo la prof.ssa Tripodi, responsabile del progetto. «Vedere le immagini del nostro Pianeta e dati scientifici di altissimo valore, frutto del grande lavoro dei miei studenti, è la più grande soddisfazione per un docente».
Il preside Franco Marano ha voluto sottolineare il profondo valore educativo dell’iniziativa: «Un’esperienza straordinaria, una vera e propria cavalcata educativa. Non è comune oggi trovare scuole in grado di coniugare studio teorico, ricerca e attività laboratoriali di questo livello. Ringrazio calorosamente tutti i docenti, l’INFN, e in particolare i professori, nonché i colleghi dell’università e lo staff comunicativo per il supporto costante. Questo progetto testimonia la direzione futura della nostra scuola: unire il sapere teorico con l’esperienza pratica e concreta».
Grande emozione anche nelle parole del prof. Manzoni, figura storica e fondatore dell’istituto: «Il lancio della sonda non è stato solo un evento tecnico, ma il simbolo dei 50 anni dell’Istituto Prealpi. Un’idea lanciata nel tempo che oggi si è concretizzata con una straordinaria attività di studio e innovazione. Migliaia di studenti sono passati da queste aule, e vedere oggi questi risultati è motivo di profondo orgoglio».
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’amministratrice Angela Strano, al direttore del progetto e a tutti i docenti per il loro fondamentale contributo organizzativo e comunicativo.
L’azienda ABProject Space, partner tecnico del progetto, ha espresso la propria soddisfazione attraverso le parole dell’ing. Antonino Brosio, direttore tecnico: «Realizzare una missione di tale complessità richiede rigore e competenza. Abbiamo affiancato i ragazzi in ogni fase, offrendo loro un’esperienza unica. Questo progetto è un modello virtuoso per la didattica STEM in Italia».
Il lancio del pallone-sonda si configura così come un esempio di eccellenza nella didattica scientifica italiana, unendo in modo esemplare teoria e pratica, ricerca e formazione. Un progetto che non solo celebra il prestigioso passato dell’Istituto Prealpi, ma che guarda con visione e concretezza al futuro dell’educazione e dell’innovazione.