Remigration Summit a Gallarate: Vannacci invia un video di sostegno, scoppiano le polemiche. Chiusi alcuni negozi per protesta

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Il video messaggio di Vannacci durante l'incontro

GALLARATE, 17 maggio 2025-Il generale Roberto Vannacci ha inviato un videomessaggio al Remigration Summit, un evento che si sta svolgendo questa mattina a Gallarate.

Nel suo intervento, Vannacci si è scusato per la sua assenza e ha espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa. “Vi do il mio sostegno, la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta”, ha dichiarato il generale, aggiungendo che “vuol dire mettere al centro gli italiani, gli europei. È una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra”.

Le parole di Vannacci e l’organizzazione stessa del summit hanno immediatamente suscitato forti reazioni e polemiche. Angelo Bonelli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha definito l’evento come “un convegno che inneggia alla xenofobia, alla discriminazione e al razzismo, un’offesa ai valori della nostra Costituzione”. Bonelli ha inoltre sostenuto che, in base alla legge Mancino, la manifestazione andrebbe vietata e ha annunciato la sua partecipazione a una contromanifestazione prevista per il pomeriggio a Milano, in piazza San Babila, “per dire no all’odio e al razzismo, e per difendere la dignità della nostra democrazia”.

In segno di protesta contro il summit, alcune attività commerciali del centro di Gallarate hanno deciso di rimanere chiuse nella mattinata. Su uno dei cartelli esposti si legge: “Oggi resta chiuso fino alle 16. Non siamo in ferie, non c’è un problema tecnico. Abbiamo deciso di tener chiuso per dissociarsi da chi oggi, nella nostra città e uno spazio pubblico, diffonde idee fondate sulla paura, sull’esclusione e sulla negazione della dignità umana”.

Parallelamente al summit, il centrosinistra ha organizzato un flash mob di protesta contro la “remigrazione”. Il consigliere regionale del Partito Democratico (Pd), Samuele Astuti, ha dichiarato: “Abbiamo combattuto fino alla fine affinché non si svolgesse. Questo tipo di iniziative fomenta l’odio”.

La vicenda del Remigration Summit e del sostegno espresso da Vannacci riaccendono il dibattito politico e sociale sul tema dell’immigrazione e dell’identità nazionale in Italia.