Comune di Varese parte civile nel maxi processo Hydra contro la mafia lombarda

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VARESE, 18 maggio 2025-Il Comune di Varese ha deciso di costituirsi parte civile nel processo penale scaturito dall’inchiesta Hydra, la vasta indagine che ha svelato le ramificazioni del sistema mafioso lombardo in diversi settori economici, con un forte radicamento anche nei territori di Milano e Varese. La Giunta Comunale ha formalizzato questa decisione durante la seduta del 15 maggio.

In vista dell’udienza fissata per il prossimo 20 maggio presso il Tribunale di Milano, la costituzione di parte civile permetterà al Comune di Varese di fornire un sostegno concreto al fondamentale lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine per contrastare e sradicare la presenza della criminalità organizzata nel territorio varesino.

Questa azione legale mira inoltre a ottenere il risarcimento dei danni, sia diretti che indiretti, che l’attività mafiosa ha causato all’immagine e al tessuto sociale della città di Varese. La decisione del Comune rappresenta un segnale forte e chiaro della volontà di tutelare la legalità e di contrastare con determinazione ogni forma di criminalità organizzata sul proprio territorio.

COS’E’ L’INCHIESTA HYDRA

L’inchiesta Hydra è una vasta indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano che ha svelato l’esistenza di un presunto sistema mafioso lombardo, caratterizzato da un’alleanza inedita tra esponenti di Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra.

Il nome “Hydra” richiama la mitologica creatura a più teste: in questo contesto, le “teste” rappresenterebbero le tre principali organizzazioni mafiose italiane che, secondo gli inquirenti, avrebbero stretto un patto per infiltrarsi e controllare diversi settori dell’economia in Lombardia, in particolare nelle province di Milano e Varese.

L’inchiesta ha portato alla luce presunti interessi comuni e sinergie operative tra i clan, finalizzate a spolpare l’economia locale attraverso attività illecite che spaziano dalle estorsioni all’usura, dal traffico di droga alla gestione illecita di appalti eBonus Facciate, fino al controllo di settori come la ristorazione e i parcheggi ospedalieri.

Le indagini, protrattesi per diversi anni e basate su intercettazioni, pedinamenti e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero documentato numerosi incontri e accordi tra esponenti delle diverse mafie.

L’operazione “Hydra” ha portato all’emissione di numerose misure cautelari e ha aperto un importante processo penale in cui sono imputate centinaia di persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa e altri gravi reati. La costituzione di parte civile del Comune di Varese nel processo testimonia la volontà delle istituzioni locali di contrastare la presenza della criminalità organizzata e di ottenere giustizia per i danni causati al territorio.