Sgominata banda di narcotrafficanti tra Milano e la Spagna: sequestrati droga, armi e milioni di euro

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VARESE, 21 maggio 2025-Maxi-operazione della Polizia di Stato contro un’associazione criminale dedita al traffico e spaccio di stupefacenti, al traffico di armi e al riciclaggio. L’indagine, coordinata dalla DDA di Milano, ha portato all’emissione di 24 ordinanze di custodia cautelare (17 in carcere e 7 ai domiciliari) da parte del GIP di Milano. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Milano, Novara e Monza Brianza. Due degli indagati, padre e figlio, sono stati localizzati e arrestati a Malaga, in Spagna, grazie alla collaborazione internazionale.

Le indagini, condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile e iniziate nel 2021 come prosecuzione di precedenti inchieste, hanno rivelato il ruolo centrale di un 35enne di origini siciliane, residente a Limbiate (Monza Brianza), ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina clienti non solo in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo. Nel corso degli anni di indagine sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga: 15,5 kg di cocaina, 457 kg di hashish, 90 kg e 150 piante di marijuana, oltre a 100mila euro in contanti provento dell’attività illecita. Sono state sequestrate anche pistole e kalashnikov.

Un secondo gruppo criminale, specializzato nel traffico di cocaina, aveva la sua base nei comuni di Turbigo e Magenta. Al vertice di questa organizzazione vi era un 47enne originario di Cuggiono, ma da anni residente stabilmente a Malaga, in Spagna, dove aveva avviato diverse attività commerciali. L’uomo si avvaleva del figlio 22enne per i suoi traffici, il quale godeva della protezione di pregiudicati calabresi legati al padre. Un episodio emblematico di questa protezione è un pestaggio avvenuto a Tenerife nell’aprile 2022 nei confronti di un pusher che non aveva consegnato denaro proveniente dalla vendita di cocaina, accumulando un debito di 8mila euro, poi saldato dal padre della vittima per evitarne la vendetta. Per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna, il gruppo si avvaleva di cittadini cinesi, che in cambio ottenevano commissioni pari all’1,5% del denaro illegalmente trasferito (oltre 1 milione e 400mila euro solo tra maggio e ottobre 2021).

Le indagini hanno fatto emergere anche un traffico di armi, acquistate e importate dall’area dell’ex Jugoslavia. Nel novembre 2021, in occasione di un arresto, furono sequestrati 5 kalashnikov, silenziatori, 4 pistole semiautomatiche, 6 granate e oltre 800 munizioni di vario calibro.