MILANO, 26 maggio 2025-La Regione Lombardia rafforza il proprio impegno contro l’illegalità, siglando in Prefettura a Milano un cruciale protocollo “per il contrasto all’illegalità negli appalti nella filiera produttiva della moda”. L’iniziativa sottolinea l’importanza strategica del settore moda per l’economia e l’immagine del territorio lombardo.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha enfatizzato la rilevanza di questo accordo. “Il settore della moda per la Lombardia è fondamentale, sia in termini economici, sia di immagine. Per questo il protocollo siglato oggi assume, se possibile, un significato ancor più forte,” ha dichiarato Fontana, ribadendo la ferma volontà della Regione di porsi in prima linea nella battaglia per l’affermazione della legalità.
La Lombardia si conferma un pilastro del comparto moda italiano ed europeo. Con oltre 28.000 imprese nel settore moda a livello regionale (dato aggiornato al 2022, che include design, commercio e servizi moda), la regione si posiziona al primo posto in Italia per numero di aziende. Questo ecosistema produttivo si estende ben oltre il capoluogo, con la sola Milano che conta circa 11.000 imprese del settore. A livello occupazionale, la filiera Tessile Abbigliamento Moda (TAM) in Lombardia conta circa 97.000 addetti (dati 2012), contribuendo significativamente all’occupazione regionale e nazionale.
In termini di valore, la Lombardia detiene una quota importante del fatturato totale del settore moda italiano. Nel 2021, i ricavi delle vendite delle imprese della moda in Lombardia hanno superato i 25,9 miliardi di euro, rappresentando circa il 30% del totale nazionale. Milano, in particolare, contribuisce con oltre 14,7 miliardi di euro. L’export lombardo nel settore moda ha mostrato una crescita significativa, con oltre 5,6 miliardi di euro nel primo semestre 2022.
Questo protocollo non è un’iniziativa isolata, ma si inserisce in una serie di azioni già intraprese dalla Regione Lombardia per blindare settori chiave da possibili infiltrazioni. Il governatore ha infatti ricordato come simili accordi siano già stati siglati in ambiti cruciali come la logistica e in vista delle Olimpiadi 2026. L’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo contrastare quei pochi, eventuali rischi, che potrebbero mettere in cattiva luce un intero comparto,” ha concluso Fontana, evidenziando la necessità di proteggere un’industria che rappresenta un pilastro per la Lombardia.
La firma di questo protocollo rappresenta un passo significativo per garantire trasparenza e legalità all’interno della filiera della moda, tutelando sia le imprese virtuose che la reputazione internazionale del Made in Italy lombardo, che ogni anno attrae milioni di turisti e investitori.