Il SalinaDocFest si sposta a luglio: un’edizione estiva, giovane e internazionale per l’Isola del Cinema

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SALINA, 29 maggio 2025-Il SalinaDocFest si prepara a una svolta epocale: la 19ª edizione si terrà dal 15 al 20 luglio 2025. Un cambio di data strategico, dal tradizionale settembre alla piena estate, pensato per aprire il festival a un pubblico più ampio, giovane e internazionale, favorire una maggiore partecipazione e incentivare l’approdo turistico sull’incantevole isola. Questa scelta ambiziosa mira anche a espandere gli orizzonti del documentario narrativo, sdoganandolo definitivamente come forma d’arte accessibile e coinvolgente, e a far risplendere Salina e la Sicilia come mete culturali d’eccellenza, oltre che paesaggistiche.

Salina, sede storica della Panaria Film, si conferma fulcro culturale e cinematografico dell’arcipelago eoliano. Fin dagli anni Cinquanta, queste isole sono state fonte d’ispirazione per grandi registi italiani e internazionali. Da Roberto Rossellini, che qui girò Stromboli, terra di Dio – uno dei film simbolo del neorealismo e della sua celebre collaborazione con Ingrid Bergman – ad Anna Magnani, protagonista di Vulcano di William Dieterle. Senza dimenticare Michael Radford, che scelse Salina per ambientare alcune delle scene più poetiche de Il Postino, con il compianto Massimo Troisi, Nanni Moretti, che fece tappa sull’isola con il suo Caro Diario, e Vittorio De Seta, maestro del documentario poetico che a Stromboli girò il suo Isole di fuoco.

Oggi, il SalinaDocFest raccoglie e rinnova questa preziosa eredità, trasformando l’isola in un laboratorio narrativo a cielo aperto, dove il paesaggio mozzafiato si fonde armoniosamente con lo schermo. Gli eventi si svolgeranno in location suggestive tra mare e vulcani: piazze animate, porticcioli pittoreschi, terrazze affacciate sul blu infinito e rigogliosi giardini mediterranei.

Il SalinaDocFest nasce nel 2007 da un’idea di Giovanna Taviani, regista e saggista, con l’intento di creare uno spazio dedicato al documentario narrativo come strumento di racconto e riflessione sulla realtà. Sin dalle prime edizioni, il festival si è distinto per uno sguardo attento alle identità fragili, alle questioni di genere, alle migrazioni e ai conflitti culturali, portando il cinema del reale in luoghi simbolici dell’isola e creando un dialogo aperto tra autori, pubblico e territorio.

Nel tempo, il progetto ha trovato un sostegno solido e visionario in Giulia Giuffrè, oggi Presidente dell’Associazione SalinaDocFest, che ha contribuito a rafforzare il legame tra cultura, impresa e territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del Sud. La collaborazione tra Taviani e Giuffrè ha trasformato il SalinaDocFest in un laboratorio capace di coniugare rigore artistico, pensiero critico e progettualità concreta, in un’alleanza che dà voce a narrazioni nuove, libere, inclusive e necessarie.

Quest’anno, inoltre, la presenza di un’altra figura femminile di spicco, Silvia Bizio – giornalista, autrice e storica corrispondente da Los Angeles per “la Repubblica”, nonché curatrice e membro di giurie internazionali nei maggiori festival cinematografici – conferisce al SalinaDocFest una forte impronta internazionale, segnando l’inizio di un nuovo percorso di apertura e dialogo con il cinema globale.

La nuova edizione propone una riflessione profonda sul linguaggio nell’epoca della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale. Il tema scelto – “Nuove Parole / Nuove Immagini” – intende restituire profondità e responsabilità al linguaggio, offrendo lo spazio per una narrazione che si oppone alla superficialità dello slogan e della propaganda.

In programma, attesi incontri con registi, scrittori e pensatori, suggestive proiezioni all’aperto e dialoghi stimolanti sul valore della parola e della visione come strumenti indispensabili di comprensione della realtà.

Anche quest’anno, il cuore pulsante del festival sarà il Concorso Internazionale del Documentario Narrativo. Sei opere attentamente selezionate si contenderanno tre ambiti premi: il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario, il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio e il Premio Signum del Pubblico. Saranno inoltre annunciati in seguito altri prestigiosi riconoscimenti, che celebreranno temi legati alla storia, alle professioni del cinema e a confronti narrativi, destinati a ospiti italiani e internazionali.

Il programma includerà anche nuove finestre e sezioni, tra cui “I Mestieri del Cinema”, con un focus particolare sulle colonne sonore e sui compositori, per raccontare il lavoro artigianale e creativo che rende ogni film un’esperienza unica e indimenticabile.

Tra i primi ospiti d’eccezione annunciati, spicca il nome del celebre regista statunitense Oliver Stone, protagonista di un dialogo imperdibile con Silvia Bizio. L’incontro sarà incentrato sul suo straordinario percorso umano e cinematografico, ripercorrendo le tappe principali della sua carriera, da Platoon a Snowden, fino al recente Lula. Prevista anche la proiezione speciale del film Salvador (1986), oltre a un sentito omaggio a Val Kilmer, indimenticabile interprete di The Doors.

Con il sostegno della Fondazione Messina per la Cultura e il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Messina, si terrà un’anteprima ufficiale del festival il 7 e 8 giugno. Un’occasione per assaporare l’atmosfera del SalinaDocFest con proiezioni, incontri e presentazioni di libri. Tra gli appuntamenti previsti, il Premio SDF – Fondazione Messina per la Cultura a Elio Germano, che sarà anche protagonista di un dialogo con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole. Tra gli altri ospiti in programma figurano Lidia Ravera, Matteo Malatesta e Marco Morricone.

Il SalinaDocFest 2025 si preannuncia quindi un’edizione ricca di novità e stimoli, pronta a offrire un’esperienza culturale indimenticabile nel cuore delle Eolie. Siete pronti a viverla?