Spostare il focus: dalle donne agli uomini
È giunto il momento di spostare il focus dalle donne agli uomini. Non possiamo più accettare che, in maniera più o meno velata, la responsabilità ricada sempre sulle vittime, colpevoli di aver “cercato” la propria sorte. Dobbiamo riflettere urgentemente sull’educazione dei giovanissimi uomini, spesso lasciati soli a sperimentare il loro approccio sessuale attraverso siti di pornografia online. Crescono con l’idea di non poter manifestare le proprie emozioni e i propri sentimenti, indotti a perseguire un modello di “macho” prepotente e forte, condizionati da un contesto culturale, sociale ed economico pensato a misura di maschio.
Le donne subiscono quotidianamente ogni tipo di violenza: psicologica, economica e fisica. Troppo spesso, queste forme di violenza non sono neppure percepite come tali e vengono ritenute accettabili nel senso comune. La violenza di genere è trasversale, presente in ogni ceto sociale e contesto, anche quelli di alto livello di istruzione ed elevato profilo economico. Ha radici profonde nell’idea di relazione non paritaria tra uomini e donne e negli stereotipi che pervadono la nostra società.
La questione è educativa? Certo che sì!
È fondamentale chiedere a gran voce che l’educazione affettiva e sentimentale diventi programma curricolare nelle scuole di ogni ordine e grado. Dobbiamo dissociarci con forza da quegli “omuncoli” che usano linguaggi, gesti e allusioni inappropriati nei confronti del genere femminile. È un imperativo impegnarsi affinché le ragazze possano crescere libere di fare le loro scelte e non debbano mai più sentirsi inadeguate o in colpa per essere semplicemente se stesse.
Dobbiamo consolidare l’impegno quotidiano nel tessere una rete solida tra Istituzioni, associazioni ed enti che lavorano nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere. Incolpare una quattordicenne della sua stessa morte è intollerabile. Questa è l’essenza più cruda del concetto di patriarcato che ancora permea la nostra società.
È il momento di alzare la voce e chiedere con forza che l’educazione affettiva e sentimentale diventi parte integrante dei programmi scolastici di ogni ordine e grado. Dobbiamo prendere le distanze, senza riserve, da quegli individui che usano linguaggi, gesti e allusioni inappropriate nei confronti delle donne. È cruciale impegnarsi con tutte le nostre energie affinché le ragazze possano crescere libere di fare le proprie scelte, senza mai più sentirsi inadeguate o in colpa per essere semplicemente se stesse.
Dobbiamo inoltre consolidare ogni giorno il nostro impegno, tessendo una rete solida e coesa di Istituzioni, associazioni ed enti che lavorano incessantemente nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere. Incolpare una quattordicenne della sua stessa morte è non solo intollerabile, ma è l’essenza più cruda e spietata del concetto di patriarcato che ancora permea la nostra società.
Conferenza Donne Democratiche della Provincia di Varese