VARESE, 31 maggio 2025-Con l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza alla Camera, Ultima Generazione lancia una nuova forma di espressione del dissenso: ampia, legittima e nonviolenta. Un’azione capace di aggirare la repressione e rilanciare l’efficacia dell’azione collettiva: un boicottaggio della grande distribuzione organizzata — ovvero dei supermercati — per chiedere una misura concreta e immediata al governo: il taglio dell’IVA sui beni essenziali. L’obiettivo è chiaro: raccogliere almeno 100.000 adesioni entro l’11 ottobre, per dare il via a un boicottaggio vero e proprio e generare una pressione economica su larga scala.
A lanciare la raccolta adesioni per il boicottaggio autunnale sono Milano e L’Aquila, dove questa mattina 10 persone aderenti alla campagna “Il Giusto Prezzo” di Ultima Generazione hanno interrotto la routine della spesa nel supermercato Carrefour, con striscioni con scritto “Tagliamo l’IVA” e volantini per spiegare la campagna. Ma Milano e L’Aquila sono solo l’inizio: nel corso della giornata, azioni simili si svolgeranno in tutta Italia, in grandi città e piccoli centri, dando vita a un’ondata crescente di interventi nei supermercati — simbolo invisibile ma centrale dell’ingiustizia economica e climatica che viviamo ogni giorno. Un luogo apparentemente neutro, ma in realtà terreno di speculazione, sfruttamento e concentrazione di potere — per invitare le persone a firmare l’impegno al boicottaggio e costruire consapevolezza collettiva.
Simone, 28 anni, ha dichiarato durante l’azione a Milano: “Siamo abituati a correre tra questi scaffali, a riempire il carrello senza pensarci troppo. Ma guardate bene: questi scaffali non sono solo pieni di cibo — sono pieni di ingiustizie. Il cibo è politico: da una parte questo supermercato finanzia Israele e dall’altro schiaccia gli agricoltori mentre il disagio economico in Italia continua a crescere. Siamo qui oggi per lanciare un messaggio chiaro: tagliamo l’IVA. Perché il cibo è un diritto, non un lusso. E da sabato 11 ottobre, se il governo non interverrà, saremmo in 100.000 a boicottare i supermercati. Questo è come aggireremo il decreto Sicurezza! Perché il pane, la pasta, l’olio devono essere tassati, mentre i colossi industriali continuano a guadagnare e a distruggere le nostre risorse?”
PERCHÉ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?
In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarlo davvero. Tagliamo l’IVA!
PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?
La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000 adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati, per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione di massa, accessibile, determinata ed efficace.
COSA CHIEDIAMO?
PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente sostenibili.
AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i bisogni vitali. Impegniamoci in almeno 100.000 a dire questo basta coi fatti: niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finché non verrà tagliata l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa forza vera.
FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse ma con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni, l’industria fossile e quella militare.
PROSSIMI PROCESSI:
- 3 giugno, ore 9.30: Roma, sentenza per azione alla fontana Barcaccia
- 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per blocco A91 Magliana del 18.12.21
- 5 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per giorno 25 sciopero della fame Alessandro Berti a Montecitorio
- 5 giugno, ore 11.00: Roma, sentenza per azione alla fontana di Trevi
- 9 giugno, ore 12.30: Roma, udienza dibattimentale (esame testi dell’accusa e imputate, visione documenti prodotti) per interruzione Beach Volley
- 10 giugno, ore 9: Roma, udienza predibattimentale per accusa di diffamazione da ENI contro professore di storia Michele Giuli
- 10 giugno, ore 9.00: Roma, udienza predibattimentale per coloramento dei muri del Ministero della Transizione Ecologica
Aggiornamenti in tempo reale saranno disponibili sui social e nel sito web: Sito web: https://ultima-generazione.com