VARESE, 11 giugno 2025-Un vero e proprio “tsunami” è quello che si abbatterà sul mercato dell’automotive lombardo a partire dal prossimo 1° ottobre, data in cui scatterà il blocco alla circolazione per le auto diesel Euro 5 nei comuni con oltre 30.000 abitanti. L’allarme viene lanciato da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che prevede enormi rincari dei prezzi delle autovetture a danno degli automobilisti della regione.
Secondo Federcarrozzieri, circa 484mila veicoli diventeranno “fuorilegge” in Lombardia a partire da ottobre, non potendo più circolare nei giorni feriali (dalle 7:30 alle 19:30) all’interno dei grandi comuni. Si tratta di auto tutt’altro che obsolete, immatricolate tra il 2009 e il 2015, anno in cui si passò allo standard Euro 6.
L’associazione denuncia una situazione di “caos” imminente. La maggiore domanda di vetture “a norma”, in grado di circolare liberamente, farà schizzare alle stelle i prezzi dell’usato in Lombardia. Non solo: anche i listini del nuovo subiranno ritocchi al rialzo presso i concessionari. Un rincaro che si somma a un mercato dell’automotive già gravato da aumenti significativi legati al caro-energia e alla guerra in Ucraina. Basti pensare che il prezzo medio di un’automobile in Italia è passato da circa 21.000 euro nel 2019 a 29.300 euro nel 2024, con una crescita del +39,5%.
“In Italia abbiamo il parco auto circolante più vecchio d’Europa, e nessun governo è intervenuto con efficaci politiche di incentivazione all’acquisto di auto nuove”, afferma Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri. “Una situazione che ora si trasforma in un danno economico enorme per gli automobilisti, costretti alla scelta tra l’acquisto di una vettura nuova o lasciare l’auto in garage.”
Di fronte a misure così restrittive sulla libertà di circolazione, Galli lancia un appello alla Regione Lombardia: “La Regione Lombardia deve ora riconoscere incentivi e sussidi a chi passa ad un’autovettura ecologica, in modo da compensare un evidente squilibrio che rischia di portare anche a contenziosi legali contro l’amministrazione”.
L’allarme di Federcarrozzieri evidenzia una problematica complessa, che coinvolge sia la sostenibilità ambientale che le implicazioni economiche per migliaia di famiglie lombarde, chiamate a fare i conti con un cambiamento epocale nel loro modo di spostarsi.