VARESE, 17 giugno 2025-Due importanti verdetti giudiziari in due giorni, a Roma e Milano, segnano un momento significativo per il movimento ambientalista Ultima Generazione. Le decisioni dei tribunali sembrano rafforzare la tesi che le azioni di disobbedienza civile del gruppo siano espressioni legittime di protesta, piuttosto che reati perseguibili.
A Roma, l’udienza predibattimentale per il blocco stradale avvenuto nel novembre 2022 di fronte al Colosseo si è conclusa con un non luogo a procedere per irrilevanza del fatto. Gli attivisti erano stati accusati di interruzione di pubblico servizio e infrazione del foglio di via. Simone, uno degli imputati, ha commentato: “Ancora una volta il tribunale ha deciso che di queste cose non ha senso trattare. Questa è una decisione importante perché dice non solo che quello che facciamo è legittimo ma anche che non ha senso venga portato in tribunale.”
Parallelamente, a Milano, è arrivata la sentenza con rito abbreviato per il blocco stradale in via Palmanova del febbraio 2023. Gli imputati sono stati assolti per insussistenza dei reati di manifestazione non preavvisata e violazione del foglio di via. Un attivista, riconosciuto come “promotore” della manifestazione, è stato giudicato non punibile per tenuità del fatto riguardo all’accusa di manifestazione non preavvisata, e pienamente assolto per la violazione del foglio di via.

Questi esiti giudiziari, secondo Ultima Generazione, indicano che “nonostante le politiche di criminalizzazione del dissenso dell’attuale governo, le nostre azioni sono riconosciute come azioni di protesta e non come reati.” Tuttavia, il movimento sottolinea che “ci sono ancora molti processi da affrontare e molta è la strada da fare per affrontare la crisi climatica e la crisi democratica in cui versa il nostro paese.”
Ultima Generazione non si ferma e lancia nuove sfide al governo, concentrandosi sulla crisi del costo della vita e la protezione dei beni essenziali.
Il movimento propone l’azzeramento dell’IVA su pane, pasta, olio e altri beni di base, attualmente tassati tra il 4% e il 10%. Questa richiesta nasce dalla constatazione che “il potere d’acquisto reale è calato del 10%”. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso terreno, richiamando una promessa fatta in precedenza da Fratelli d’Italia, rimasta però inattuata. “Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla davvero. Tagliamo l’IVA!” affermano gli attivisti.
Ultima Generazione ha lanciato una campagna che prevede, in caso di 100.000 adesioni entro l’autunno, un boicottaggio organizzato contro i supermercati a partire da ottobre. L’obiettivo è esercitare pressione sul governo per ottenere il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato attraverso un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende ritenute responsabili della crisi climatica.
Il boicottaggio è visto come una tattica di pressione collettiva efficace, citando l’esempio della Croazia dove ha portato a calmierare i prezzi. Colpendo economicamente e mediaticamente la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), il movimento mira a spingerla a sostenere la loro richiesta. Non si tratta di una rinuncia alle forme di disobbedienza civile finora praticate, ma di un “passo in avanti verso una partecipazione di massa, accessibile, determinata ed efficace.”
Cosa chiede Ultima Generazione?
Il movimento articola le proprie richieste su tre fronti principali:
Proteggere i raccolti dalla crisi climatica: L’agricoltura italiana è in profonda crisi a causa degli eventi climatici estremi come siccità, alluvioni e grandinate. Ultima Generazione chiede politiche che supportino economicamente gli agricoltori, tutelino le risorse naturali, fermino il consumo di suolo e promuovano pratiche agricole sostenibili.
Aggiustare i prezzi tagliando l’IVA: Il cibo costa troppo per i consumatori e rende poco ai produttori. Viene richiesto un taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali, sostenuto dall’impegno di almeno 100.000 persone che, dall’11 ottobre, non faranno più la spesa nei supermercati finché l’IVA non verrà tagliata.
Far pagare i responsabili: La transizione ecologica non deve gravare sulle tasche dei cittadini. Il movimento chiede che i costi siano coperti dalle “ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro benessere e sul nostro ambiente.” Viene chiesto al governo di reperire le risorse da settori come l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni, l’industria fossile e quella militare.
Per chi volesse aderire alla campagna di boicottaggio, Ultima Generazione invita a visitare il link: https://vai.ug/boicottaggio