Riccardo Bossi condannato per maltrattamenti in famiglia nonostante la riconciliazione con la madre

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Riccardo Bossi

VARESE, 18 giugno 2025 – Si è concluso con una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione il processo a carico di Riccardo Bossi, figlio del fondatore della Lega, Umberto Bossi. Il Tribunale di Varese, con sentenza del giudice Rossana Basile, lo ha riconosciuto colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre, Gigliola Guidali.

Nonostante la condanna, un elemento significativo emerso durante il processo è stata la riconciliazione tra madre e figlio. Nel corso di una precedente udienza, Gigliola Guidali aveva infatti dichiarato: «Con mio figlio ci siamo riappacificati, ora abbiamo un rapporto sereno». Una dichiarazione che segna un cambiamento drastico rispetto al quadro descritto nella denuncia originaria, presentata per fatti risalenti al periodo 2016-2017, quando madre e figlio convivevano ad Azzate.

In precedenza, la signora Guidali aveva già ritirato la querela nei confronti di Riccardo Bossi per l’accusa di lesioni, portando al proscioglimento del figlio per tale reato. Tuttavia, la vicenda ha continuato il suo corso per l’accusa di maltrattamenti in famiglia. È importante sottolineare che, per il reato di maltrattamenti in famiglia, la procedura è d’ufficio: questo significa che, una volta che le autorità vengono a conoscenza di tali fatti, il processo deve proseguire indipendentemente dalla volontà della parte offesa di ritirare la querela.

La sentenza odierna conferma dunque la gravità dei fatti contestati a Riccardo Bossi, evidenziando come la legge italiana tuteli in modo stringente le vittime di maltrattamenti domestici, anche in presenza di successivi tentativi di riappacificazione tra le parti coinvolte. aggiungi A Bossi venivano contestate offese e continue richieste di denaro alla madre, culminate in episodi di violenza, come quello in cui la donna sarebbe stata spinta contro un muro, o in pressanti messaggi per ottenere contanti, con la minaccia di vendere beni familiari.