All’Ospedale Sacco di Milano, inaugurato il primo Pronto Soccorso Infettivologico d’Italia

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MILANO, 23 giugno 2025 – L’Italia fa un passo significativo nella gestione delle emergenze sanitarie con l’inaugurazione, avvenuta questa mattina a Milano, del nuovo Pronto Soccorso Infettivologico presso l’Ospedale Sacco. Si tratta del primo in Italia interamente dedicato al contrasto delle malattie infettive, una struttura all’avanguardia concepita per rafforzare la capacità di risposta a future pandemie e migliorare l’assistenza quotidiana.

Al taglio del nastro erano presenti figure istituzionali di spicco, tra cui il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, e il Direttore Generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, Maria Grazia Colombo.

Il Ministro Schillaci ha sottolineato l’importanza di questa giornata, definendola “un esempio di come la sanità deve cambiare, essere al passo con i tempi ma soprattutto più vicina ai nuovi bisogni dei cittadini italiani”. Ha evidenziato come questa struttura sia pronta ad affrontare nuove emergenze, ma anche riconvertibile per offrire un Pronto Soccorso più moderno nell’ordinario. Il Ministro ha inoltre ricordato che i lavori di ammodernamento dell’intero ospedale, finanziati con fondi del PNRR e di Regione Lombardia, stanno procedendo nei tempi previsti.

Il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito la struttura un “hub di valenza nazionale, uno dei due grandi centri di contrasto alle malattie infettive”, sottolineando l’importanza di un Pronto Soccorso di questo tipo per mantenere l’alta qualità dei servizi. Fontana ha anche evidenziato la positiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati, ringraziando Eni e gli altri donatori, anche per i contributi minori, che ribadiscono il principio di solidarietà dei cittadini lombardi.

L’Assessore Bertolaso ha annunciato che verrà richiesta per l’Ospedale Sacco il riconoscimento di Istituto di Cura e Ricovero a Carattere Scientifico (IRCCS). Ha inoltre lodato le tempistiche di realizzazione dell’opera: “La prima pietra qui è stata posata a febbraio del 2022 e oggi, a distanza di 3 anni, stiamo inaugurando una struttura ultimata. Questo dimostra come, se si vuole, si possono concretizzare opere fondamentali in tempi rapidi”.

La Direttrice Generale Colombo ha ribadito che il Pronto Soccorso Infettivologico rappresenta un “vero cambiamento di paradigma nella gestione delle emergenze sanitarie” e rafforza il ruolo strategico dell’Ospedale Sacco come punto di riferimento nazionale per le malattie infettive.

Il nuovo Pronto Soccorso, finanziato principalmente da Eni S.p.a. con il contributo dell’ASST Fatebenefratelli Sacco e numerose donazioni, è stato progettato in risposta alle criticità emerse durante la pandemia di Covid-19. La struttura si configura come un hub di alta specializzazione, capace di adattarsi alle esigenze di un sistema sanitario in continua evoluzione e di affrontare future emergenze sanitarie e bioemergenze.

L’intervento edilizio ha interessato una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadri, includendo la ristrutturazione di 300 mq dell’edificio esistente. La progettazione garantisce flessibilità, sicurezza e rapidità di intervento grazie all’ottimizzazione degli spazi e alla creazione di percorsi separati e sicuri per pazienti e operatori, con sistemi di biocontenimento di livello 2 e 4, essenziali per la gestione di patogeni altamente contagiosi.

La presenza di una camera calda dedicata e di diversi collegamenti con l’attuale Pronto Soccorso, insieme a locali di bonifica e decontaminazione per pazienti e operatori e aree di osservazione, permette di isolare e trattare con efficacia i soggetti sospetti o affetti da malattie infettive altamente contagiose, minimizzando i rischi di contaminazione e preservando l’integrità microbiologica dell’intera struttura.

Gli impianti di ventilazione assicurano un minimo di 12 ricambi d’aria/ora nelle sale visita e nei box, con l’aria trattata tramite filtri HEPA ad alta efficienza, garantendo un ambiente sterile e sicuro. I box singoli sono stati specificamente progettati per accogliere pazienti infetti isolati, con la possibilità di interconnettere alcuni box tramite porte a tenuta, offrendo la capacità di gestire anche situazioni di emergenza più complesse.

Infine, la presenza di un locale di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) con sei posti letto, collegato ai box singoli tramite filtri in ingresso, consente di monitorare e trattare i pazienti in modo rapido ed efficace. Nel complesso, la configurazione del nuovo PS è adattabile a diversi scenari operativi e potenzia l’offerta integrata della rete di emergenza-urgenza.