VARESE, 23 giugno 2025-Immagina di avere un professore sempre disponibile, 24 ore su 24, pronto a chiarire ogni tuo dubbio, anche nel cuore della notte. Non è fantascienza, ma la realtà appena presentata dall’Università degli Studi dell’Insubria e dall’Università di Bologna: il primo “Digital Twin” di un docente, una replica digitale a tutti gli effetti del professor Davide Tosi, titolare dell’insegnamento di Big Data e delegato della rettrice all’Intelligenza Artificiale.
Questa innovazione rivoluzionaria vede il professor Tosi come pioniere, con il suo Avatar 3D realizzato in collaborazione con il professor Gustavo Marfia e un team di ricercatori e tesisti del VARLab, il laboratorio di realtà virtuale e aumentata dell’Università di Bologna. Non si tratta di una semplice rappresentazione, ma di una copia identica di Tosi, che ne riproduce fedelmente l’aspetto fisico, i movimenti e persino la voce sintetizzata.
Ma la vera magia risiede nel cuore del Digital Twin: un sistema di Intelligenza Artificiale Generativa specializzato. Questo “cervello digitale” è stato addestrato sui contenuti e le tematiche affrontate durante le lezioni di Big Data tenute dal professor Tosi. In pratica, l’avatar è in grado di rispondere in qualsiasi momento alle domande e ai dubbi degli studenti relativi alle materie e alle lezioni che stanno seguendo.
Hai un dubbio su cosa sia l’intelligenza artificiale? L’avatar di Tosi ti spiegherà che “è una capacità di apprendimento automatico che consente ai computer di imitare la ragione umana attraverso l’addestramento guidato. Può essere applicata in vari settori, come il gioco, la salute, le finanze, migliorando la produttività e la qualità delle risposte.”
E se ti stai chiedendo cosa siano i Big Data? La risposta del tuo “professore digitale” sarà chiara: “sono un tipo di dati vasti e complessi, generati da una grande quantità di informazioni che vengono raccolti e processati in modo efficiente. Questi dati possono essere utilizzati per analisi, previsione e miglioramento della produttività, anche se sono spesso molto grandi e complessi da gestire.”
Questo progetto segna un passo avanti significativo nell’applicazione dell’intelligenza artificiale all’istruzione, aprendo nuove frontiere per un apprendimento più flessibile e personalizzato. Sarà interessante vedere come questa tecnologia evolverà e quali altre applicazioni verranno sviluppate nel mondo accademico.