“Astrazioni Naturali”: Silvia Ciaccio e Francesca Caraffini esplorano gli alberi nell’arte a Taino

0
171

TAINO, 26 giugno 2025-Domenica 29 giugno alle ore 17, il Centro dell’Olmo a Taino (VA) ospiterà un evento speciale a chiusura della mostra “Shinrin yoku – Immersione nella foresta”, a cura di Lorella Giudici. L’appuntamento, intitolato “Astrazioni Naturali”, vedrà Francesca Caraffini in conversazione con Silvia Ciaccio sul profondo e variegato tema degli alberi nelle arti.

La natura, con la sua intrinseca complessità, si sottrae spesso alla nostra piena comprensione. La foresta, ad esempio, è percepita come un’unica struttura imponente, un “insieme” di alberi interconnessi che simboleggia la comunità, la cooperazione e la forza del gruppo. Ma al di là di questa visione d’insieme, gli alberi sono molto più che semplici elementi del paesaggio.

Come ha spiegato la curatrice Lorella Giudici, sono veri e propri simboli, compagni silenziosi e specchi dell’anima. Ogni albero manifesta singolarità e unicità; se osservati con attenzione, si “mostrano” a noi, restituendoci la loro forza silenziosa, il loro respiro lento e la loro memoria. La loro presenza è costante nella storia delle arti, dalle miniature medievali ai dipinti romantici, fino ai versi di poeti come Hölderlin o Pasolini, attraversando diverse fasi, stili e approcci narrativi.

Durante l’incontro, Francesca Caraffini dialogherà con Silvia Ciaccio proprio su questo tema, approfondendo la ricerca che ha portato alla realizzazione delle opere esposte nella mostra “Shinrin yoku”. Le sue creazioni, realizzate su carte leggere e quasi impalpabili – carte veline e carte di riso giapponese portate direttamente da Tokyo dopo lunghi viaggi in Oriente – esplorano il contatto intimo e diretto con gli elementi naturali.

Attraverso la rappresentazione, l’illusione, il simbolo e, infine, l’astrazione, gli artisti scelgono diverse modalità per raccontarci questa connessione profonda, rivelando agli occhi dello spettatore una continua scoperta. “Astrazioni Naturali” promette di essere un’occasione per riflettere sul legame tra arte, natura e la nostra percezione del mondo, invitando il pubblico a immergersi in una dimensione di rara bellezza e significato.