Il Pd varesino risponde alle critiche esternate dal nostro giornale sulla Festa della Schiranna

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Una precedente edizione del Festa dell'Unità alla Schiranna (foto varesenews.it)

VARESE, 29 giugno 2025-A seguito del un nostro editoriale, che ha dato adito a riflessioni e qualche critica, a firma del direttore Gianni Beraldo riguardante la Festa della Schiranna organizzata dal Pd provinciale, oggi la replica da parte di Valerio Langè (coordinatore Festa della Schiranna del Partito Democratico) che puntualmente pubblichiamo integralmente.

Gentile direttore, la ringrazio per la riflessione che ha voluto condividere a proposito della Festa della Schiranna.
Mi pare necessario fare alcuni commenti.
Innanzitutto, circa la storicità e la dinamicità della Festa: all’infuori del PD, le feste si contano sulle dita di una mano e alcuni partiti politici non ne hanno neppure mai organizzate. La Festa della Schiranna, invece, continua a essere la più lunga della Lombardia (vedere al link in calce) e ha saputo rialzarsi dopo il duro periodo della pandemia. Questo, grazie alla generosissima disponibilità di volontarie e volontari – giustamente lei scrive di una “imponente rete di volontariato” -, al sostegno della segreteria provinciale (che allora era guidata da Gianni Corbo a cui va la mia riconoscenza, oggi grazie all’impegno di Alice Bernardoni), alla fiducia che da sempre le viene data dai fornitori e alla competenza di chi l’ha diretta negli anni. La Festa, dunque, continua a essere viva e dinamica, pur in un contesto generale di crisi del volontariato. Giustamente Samuele Astuti ha parlato, all’inaugurazione tenutasi lo scorso 20 giugno, di un “piccolo miracolo” che annualmente si rinnova.

La Festa della Schiranna è una festa del Partito Democratico: è diretta da persone

Valerio Langè
Coordinatore della festa de l’Unità della Schiranna del Partito Democratico

tutte tesserate da anni al Partito Democratico e, da statuto, il programma politico è concordato con la segreteria provinciale del Partito Democratico. La Festa vede a servire anche esponenti istituzionali del Partito Democratico e su ogni locandina, volantino e manifesto è chiaramente riportato il simbolo del Partito Democratico. Gli avventori della Festa vedono sventolare le bandiere del Partito Democratico sopra la propria testa e sanno benissimo che lo finanziano ogni volta che passano dalla cassa.

Venendo alle tre osservazioni più critiche, circa il nome, le dimensioni del simbolo del PD e gli oratori: per quanto riguarda il nome, il cambiamento non è una novità di questa estate, in quanto già nel 2022 era stata denominata “Festa della Schiranna”, in quanto così è chiamata comunemente. “C’è qualcuno oggi in Schiranna?”, “che giorno si balla giù alla Schiranna?”, “pronto, vorrei sapere se è già aperta la festa della Schiranna!” sono espressioni immediatamente riconducibili alla Festa del Partito Democratico. In tutti i materiali, inoltre, è riportato il logo rosso su sfondo bianco che recita “Festa de l’Unità” proprio sopra alla parola “Schiranna”.

Per quanto riguarda la seconda osservazione, circa le dimensioni del simbolo del PD, che lei scrive essere “in formato mini, quasi impercettibile alla vista”, innanzitutto prendo atto che lei l’ha visto, e questo è molto positivo. Sicuramente potrebbe essere più grosso e visibile, e mi appunto questo suggerimento: sarà mia cura discuterne con chi si occupa della grafica. Mi permetta tuttavia una battuta: più delle dimensioni, conta saperlo usare.

Da ultimo, l’osservazione certamente più rilevante di tutto l’articolo, cioè quella relativa ai dibattiti politici. Mi permetta di farle una domanda. Chi sono le “figure politiche che un tempo contavano per le loro qualità e per il loro afflato sinistrorso” a cui lei fa riferimento? Se ce lo dice, volentieri le invitiamo.
redazione@varese7press.it