Candidatura al Premio Sacharov: Ion Iovcev, voce della libertà nella Transnistria occupata

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Ion Iovcev

VARESE, 3 luglio 2025-L’Associazione Italia-Moldova ha ufficialmente proposto al Parlamento Europeo la candidatura di Ion Iovcev per il prestigioso Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Ex-direttore del Liceo “Lucian Blaga” di Tiraspol, capitale della non riconosciuta Repubblica di Transnistria, Iovcev è stato per anni vittima di persecuzioni e minacce di morte da parte del regime separatista transnistriano, sostenuto dalla Federazione Russa.

La proposta è stata inviata a tutti i parlamentari europei in vista dell’assegnazione del Premio a settembre, su indicazione dei gruppi politici. Questa candidatura mira a riportare l’attenzione pubblica sull’assurda e illegale occupazione politica e militare della regione orientale della Repubblica Moldova da parte della Federazione Russa, che dal 1992 sostiene un regime corrotto nella cosiddetta Transnistria. Questa situazione paradossale ha da sempre influenzato e minacciato lo sviluppo economico e sociale della Repubblica Moldova, pregiudicandone anche le legittime aspirazioni europee.

Trent’anni di crimini e soprusi

L’attuale scenario geopolitico, segnato dal conflitto russo-ucraino, ha di fatto indebolito il potere di ricatto dei governanti transnistriani sulla Moldova, ora isolati e distanti dalla “madrepatria” russa. Tuttavia, restano i crimini perpetrati in trent’anni ai danni dei cittadini moldavi di origine romena. Quest’ultimi sono stati obbligati a comunicare e scrivere con l’alfabeto cirillico, a sopportare soprusi, umiliazioni e, in molti casi, il carcere o la perdita della vita.

La battaglia di Ion Iovcev per l’identità

Nel corso degli anni, Ion Iovcev si è strenuamente battuto per il diritto della minoranza romena residente nella regione separatista a studiare la lingua e la cultura romena utilizzando la grafia latina. Questo impegno gli è costato anni di angherie e persecuzioni da parte dei governanti filorussi, che hanno ripetutamente chiuso la scuola e vandalizzato la struttura. Il direttore Iovcev è stato più volte minacciato e arrestato dalla polizia transnistriana con accuse fantomatiche. Ha subito due attentati che lo hanno portato a un passo dalla morte, ma che non lo hanno fatto desistere dalla sua missione in difesa dei diritti umani nella regione moldava oltre il fiume Nistru.

Ion Iovcev gode di grande stima e ammirazione da parte delle autorità istituzionali moldave, e la Presidenza della Repubblica gli ha conferito il prestigioso riconoscimento dell’Ordine della Repubblica. Anche la Romania apprezza e stima l’impegno pluriennale di Iovcev a favore della salvaguardia dell’identità romena nella regione oltre il fiume Nistru, e gli ha anche concesso la cittadinanza romena.

La sua candidatura al Premio Sacharov rappresenta un importante segnale di riconoscimento per la sua incessante lotta e un forte richiamo all’attenzione internazionale sulla difficile situazione dei diritti umani nella Transnistria occupata.