“Switch”: L’Arte Urbana di Varese combatte il disagio giovanile e crea opportunità

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VARESE, 3 luglio 2025-Il centro di Varese si trasforma in una galleria d’arte a cielo aperto grazie a “Switch”, un innovativo progetto del Comune di Varese che contrasta l’abbandono scolastico e lavorativo tra i giovani. Vicolo tra piazza XX Settembre e via Como e, a seguire, muri e vetrine in via Como, sono diventati tele per opere d’arte diffuse, frutto della creatività di ragazze e ragazzi tra i 14 e i 25 anni.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Varese tramite il servizio Informagiovani e finanziata dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e ANCI, si rivolge specificamente ai NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero giovani che non studiano e non lavorano. Dallo scorso ottobre 2024, “Switch” ha intercettato quasi mille giovani con questionari e momenti conoscitivi, coinvolgendone operativamente circa 60 attraverso laboratori, corsi creativi, formazione e interventi di riqualificazione urbana. Un risultato tangibile è l’assunzione di quattro giovani con contratti di lavoro.

“Un ulteriore tassello di colore, bellezza e di forte impatto visivo per il progetto Switch”, sottolinea l’assessora ai Servizi educativi, Rossella Dimaggio. “Si tratta di una serie di azioni coordinate da Informagiovani e rivolte ai giovani che per diverse ragioni faticano a inserirsi in percorsi scolastici e lavorativi, per offrire loro nuove opportunità di espressione artistica, formazione e inserimento lavorativo volti a riattivare intraprendenza e interessi.” L’assessora evidenzia il duplice risvolto del progetto: coinvolgere i giovani in attività concrete che possano ispirare il loro futuro e riappropriarsi degli spazi urbani, rendendoli più vivi e significativi. Dopo il successo della prima fase, i lavori creativi proseguiranno su muri e saracinesche in via Como, seguiti da opere all’interno delle sale dell’Informagiovani.

L’assessore Andrea Civati aggiunge che si tratta di “un progetto di riqualificazione dell’area che va a complemento del complessivo progetto di rigenerazione che ha interessato la struttura dell’Informagiovani”. Anche il consigliere comunale Matteo Capriolo esprime soddisfazione, sottolineando come l’area venga “resa più viva, attraente e restituita ai giovani grazie alle progettualità che ruotano attorno al nuovo spazio polivalente dell’Informagiovani”.

Il percorso di “Switch” è iniziato con una fase di monitoraggio e mappatura, che ha permesso di intercettare i giovani NEET tramite questionari somministrati agli studenti delle scuole superiori, analizzando opportunità, gradimento e criticità delle metodologie di orientamento. La seconda fase ha visto l’attivazione di laboratori, workshop, corsi formativi, momenti di ascolto e attività di progettazione partecipata, grazie alla collaborazione delle associazioni M.Art.E, Wg Art e della cooperativa Lotta contro l’Emarginazione.

Dallo scorso ottobre, l’associazione Wg Art, in sinergia con la cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, ha presenziato settimanalmente sul territorio per attività di ascolto e reclutamento nei luoghi di aggregazione giovanile. Da gennaio sono stati avviati laboratori di street art, calligrafia, serigrafia, progettazione partecipata e fotografia, oltre a uscite di esplorazione urbana e indagini fotografiche con smartphone, per favorire l’espressione individuale e la conoscenza condivisa dell’area.

Con i laboratori del programma “Ci sto a fare fatica”, il progetto ha preso una direzione concreta e trasformativa: i giovani partecipanti, armati di pennelli e colori, hanno ridipinto i muri esterni intorno a via Como. “Un progetto impegnativo e ricco di sorprese”, spiega Ileana Moretti, Presidente di WgArt. “La positività è ancora una volta legata ai giovani, alla loro capacità di stupire, di impegnarsi e di farsi coinvolgere in attività nuove. La capacità di raccontarsi, di fare rete, di lavorare fianco a fianco e ritrovarsi. Come da ogni esperienza, si esce sempre un po’ più ricchi. Grazie alla rete di attori che hanno supportato questo progetto”.

Il coordinatore del Consiglio di Quartiere, Marco Guadagnuolo, evidenzia l’impatto positivo del progetto sull’area: “Ringrazio i proprietari degli immobili e gli amministratori di condominio che hanno aderito con generosità, mettendo a disposizione muri e saracinesche. Un esempio positivo di collaborazione tra cittadini, giovani, associazioni e amministrazione, a beneficio del quartiere e della città”.

L’associazione M.Art.E ha offerto corsi gratuiti legati alle arti come videomaker, fotografia, rap trap, doppiaggio, tecnico del suono e recitazione, oltre a percorsi di counseling orientativo per lo studio e il lavoro. Nei prossimi giorni, un ulteriore percorso di rigenerazione urbana prenderà il via in via Cavour.

Il progetto ha inoltre permesso di attivare quattro contratti di lavoro a tempo determinato di quattro mesi, offrendo un’opportunità concreta di inserimento lavorativo. A chiusura di “Switch”, l’Università degli Studi dell’Insubria accompagnerà gli enti coinvolti in un’analisi approfondita e una valutazione dei risultati. Verrà infine prodotta una guida digitale per famiglie, studenti e docenti con pratiche orientative efficaci, e si valuterà l’istituzione di un osservatorio giovanile focalizzato sui giovani inattivi.