ARCUMEGGIA, 5 luglio 2025– La suggestiva cornice di Arcumeggia, il primo borgo affrescato d’Italia, si prepara ad accogliere un evento culturale di grande fascino: “Macchiaioli e altre meraviglie”. La mostra, ospitata presso la Sangalleria (Vicolo Malcotti 1, Casalzuigno), sarà inaugurata domenica 13 luglio 2025 alle ore 15.00 e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 agosto 2025.
L’esposizione promette di suscitare “meraviglia e stupore” nei visitatori, presentando quindici opere provenienti da una collezione privata, frutto di oltre due anni di ricerca e studio. Si tratta di un’occasione unica per ammirare capolavori che spaziano dal Settecento ai primi del Novecento, in un percorso espositivo pensato per emozionare e sorprendere.
Il viaggio artistico inizia con due affascinanti vedute veneziane del Settecento firmate da Michele Marieschi. Proseguendo, si potrà ammirare un raro disegno del 1872 di Giacinto Gigante e un bozzetto datato 1895 attribuito a Telemaco Signorini, arricchito da una dedica autografa sul retro (proveniente dalla Galleria Pesaro di Milano).
La mostra si arricchisce poi con scene bucoliche attribuite a Giuseppe Palizzi e opere strettamente legate alla cerchia dei Macchiaioli, tra i quali figurano numerosi patrioti che presero parte attiva al Risorgimento Italiano. Saranno esposti anche lavori riconducibili a maestri come Silvestro Lega e Serafino De Tivoli, oltre a una suggestiva veduta notturna di Venezia di Guglielmo Ciardi (proveniente dalla Collezione avv. Ettore Mulli, Milano – Galleria Bollardi). Non mancheranno una raffinata natura morta di Francesco Vinea e un tondo di Antonio Salvetti.
A chiudere l’esposizione, un’immersione nelle suggestioni simboliste e divisioniste, con un abbozzo su tavola attribuito a Giovanni Segantini, anch’esso con dedica autografata. La rassegna include inoltre opere di Carlo Fornara e una rara litografia di Zannoli datata 1843, intitolata “Bataille de Friedland”.
La Sangalleria, in un’epoca caratterizzata dai “non-luoghi” e dalla perdita di memoria, propone un ritorno all’essenza dell’arte, radicata nella vita, nei volti e nei paesaggi. L’evento è un invito a uno “sguardo lento, consapevole e partecipe”, per riscoprire una memoria condivisa attraverso la pittura. Un vero e proprio “barlume di luce viva contro l’avanzare dell’ignoranza e dei conflitti, per un nuovo e auspicabile Risorgimento”.
L’evento è stato realizzato con il contributo della Comunità Montana Valli del Verbano.