Incendio a Malpensa, arrestato un 28enne maliano: “Volevo vendicarmi”

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BUSTO ARSIZIO, 22 agosto 2025-Un incendio doloso ha scosso l’aeroporto di Malpensa mercoledì mattina, portando all’arresto di Aboubacar Traoré, un cittadino maliano di 28 anni. L’uomo, accusato di aver appiccato il fuoco nel Terminal 1, è stato processato per direttissima ieri a Busto Arsizio, dove le sue azioni sono state definite come un “gesto ben ideato e programmato”.

Secondo l’ordinanza del giudice Cristina Ceffa, il comportamento di Traoré ha dimostrato una “allarmante pericolosità”, rendendo necessaria la custodia cautelare in carcere per scongiurare il rischio di fuga e di reiterazione del reato.

Durante l’udienza, Traoré, assistito dall’avvocato Mariangela Fulginiti, ha scelto di non rispondere alle domande del pubblico ministero Patrizia Carniglia, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee che hanno rafforzato l’accusa. Ha raccontato che qualche giorno prima dell’incendio, il suo passaporto era stato ritirato dalla polizia perché risultato falso, impedendogli di partire per l’Arabia Saudita.

“Se non fosse successa quella cosa non avrei fatto nulla a Malpensa”, ha dichiarato Traoré, implicando che il suo gesto fosse una vendetta. Questa spiegazione, tuttavia, non ha convinto il giudice Ceffa, che ha interpretato le sue parole come prova di un “atteggiamento vendicativo e violento e la mancanza di consapevolezza della gravità e della pericolosità del suo comportamento”.

Dopo aver appiccato l’incendio, Traoré ha anche danneggiato un banco e i monitor del check-in 13 a colpi di martello, un ulteriore atto che ha sottolineato la sua aggressività. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza aeroportuale e ha messo in luce la gravità del gesto, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più serie.

redazione@varese7press.it