VARESE, 25 agosto 2025-Un’innovazione rivoluzionaria in campo cardiologico, il pacemaker senza cavi, è stata introdotta con successo all’Ospedale di Circolo di Varese. L’intervento, che ha visto la collaborazione tra professionisti dell’ASST Sette Laghi, segna un passo avanti significativo nella cura delle patologie cardiache, garantendo ai pazienti l’accesso alle tecnologie più avanzate, indipendentemente dal luogo di ricovero.
L’operazione, eseguita su una paziente proveniente dalla Cardiologia di Tradate, è stata possibile grazie all’approccio innovativo del Dipartimento Cardiotoracovascolare di ASST Sette Laghi, diretto dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni. La sua missione è quella di condividere le esperienze e le opportunità tra i clinici delle diverse sedi, garantendo che ogni paziente riceva la migliore qualità di cura.
La procedura è stata eseguita dal Dott. Massimo Bignotti, direttore del reparto di Cardiologia di Tradate, con il supporto di un tutor d’eccezione, il Dott. Luca Bontempi, Direttore della Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Cardiaca dell’Ospedale di Seriate. La paziente è stata trasferita a Varese solo per il tempo necessario all’impianto, per poi fare ritorno a Tradate.
Questo tipo di pacemaker, impiantato direttamente nel cuore, è ideale per i pazienti con fibrillazione atriale permanente e bradicardia. Offre una soluzione a chi ha avuto complicanze infettive o problemi di accesso venoso con i dispositivi tradizionali e si presenta come un’alternativa minimamente invasiva per i pazienti più fragili.
Nel caso specifico, l’intervento è stato reso necessario da un ostacolo tecnico. “L’impianto di un pacemaker tradizionale non era possibile,” ha spiegato il Dott. Bignotti, “la paziente aveva infatti subito in passato interventi sulla valvola tricuspide con il posizionamento di un anello protesico, che avrebbe impedito il passaggio di un catetere convenzionale.” La soluzione senza cavi si è dunque rivelata l’unica via sicura ed efficace.
Il successo dell’intervento sottolinea la validità del modello di cura adottato dall’ASST Sette Laghi. La Dott.ssa Battistina Castiglioni ha espresso grande orgoglio per l’esito: “Questo intervento dimostra la grande maturità raggiunta dal mio Dipartimento, in cui non solo operano professionisti dalle grandi competenze e dalla spiccata propensione all’innovazione, ma che sa davvero mettere a sistema la miglior cura possibile per ogni singolo paziente unendo gli spoke alla sede hub senza soluzione di continuità.”
L’innovazione è stata introdotta dal Prof. Roberto De Ponti, direttore della Cardiologia 1, e dal Dott. Fabrizio Caravati, che ha aperto la strada a questa nuova tecnologia. La presenza di specialisti come la Cardiochirurgia e la Chirurgia vascolare ha garantito la massima sicurezza per la paziente, confermando l’importanza di un approccio multidisciplinare e sinergico.
Il caso di questa paziente non è solo un successo clinico, ma anche un esempio tangibile di come la collaborazione e la condivisione delle competenze possano superare le barriere geografiche, portando i benefici delle ultime scoperte mediche a tutti i pazienti che ne hanno bisogno.





