Bergamo Alta si rinnova: il Monastero del Carmine diventa digitale e accessibile

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Il Monastero del Carmine

BERGAMO, 15 settembre 2025-Il Monastero del Carmine a Bergamo Alta, un luogo storico di grande valore architettonico, sta vivendo una rinascita digitale e accessibile. Grazie al progetto “#tuoCarmine si racconta,” il complesso si trasforma in uno spazio più aperto, coinvolgente e fruibile per tutti. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la tech company SuperUrbanity e il Teatro Tascabile di Bergamo (TTB), ha vinto il bando Innovacultura 2024 di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, distinguendosi come l’unico progetto bergamasco a trionfare nella sua categoria.

Un’unione inedita tra tecnologia e cultura

Questo progetto rappresenta un’alleanza strategica tra l’innovazione tecnologica di SuperUrbanity e la vocazione culturale del TTB. L’obiettivo è superare le barriere fisiche e digitali, creando un nuovo modello di engagement culturale che rende la visita al Monastero del Carmine più autonoma e interattiva.

Come spiega Rodolfo Pinto, CEO di SuperUrbanity, il progetto si concentra sul design dell’esperienza utente, utilizzando piattaforme proprietarie come Forimpact.AI e UrbanCanva per generare valore non solo nella fruizione culturale, ma anche in termini di impatto sociale. L’obiettivo è creare un modello scalabile e replicabile in altri contesti.

Gloria Gusmaroli del Teatro Tascabile sottolinea come questa collaborazione apra una nuova dimensione digitale, permettendo di raccontare il Monastero attraverso le voci, gli sguardi e i ricordi di chi lo ha vissuto. L’esperienza di visita diventa così un racconto collettivo, accessibile gratuitamente e in autonomia, che ognuno può scoprire a modo suo.

Un’esperienza di visita trasformativa e inclusiva

La svolta digitale del Monastero è stata presentata ieri, domenica 14 settembre, nell’ambito di “Segni dell’anima,” la settimana d’arte del TTB dedicata all’accessibilità culturale. Il progetto intreccia in modo unico tecnologia e comunità, con un’attenzione particolare a chi sostiene il Carmine dal 2018.

La comunità locale gioca un ruolo chiave, potendo contribuire attivamente al progetto attraverso strumenti interattivi di co-progettazione, come spiega SuperUrbanity. L’esperienza di visita immersiva e multisensoriale permette di esplorare il Monastero in autonomia grazie a un mix di tecnologie hardware e software.

Il progetto ha portato a una completa revisione dell’infrastruttura digitale, unificando i due portali preesistenti in un’unica piattaforma: teatrotascabile.org. Questo hub centrale non solo fornisce informazioni sul Tascabile e sulla riqualificazione del Monastero, ma integra anche due plugin per il coinvolgimento attivo.

Il primo plugin, basato su Forimpact.AI, permette a sostenitori e “donors” di valorizzare il proprio contributo, misurandone l’impatto e allineandolo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Il secondo plugin sfrutta le tecnologie di UrbanCanva per raccogliere dati oggettivi ed emotivi tramite questionari interattivi e sondaggi gamificati. Questi dati, elaborati con Intelligenza Artificiale (IA), si traducono in decisioni concrete e in linea con le esigenze della comunità, trasformando la piattaforma in uno strumento di dialogo continuo e co-progettazione.

La nuova visitor experience è stata co-progettata da un team eterogeneo che include programmatori, sviluppatori, interpreti LIS, persone sorde, accessibility manager, e artisti.

I visitatori possono scaricare una web app dedicata per accedere a contenuti multimediali – audio, testi, video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e realtà aumentata – utilizzando anche cuffie a conduzione ossea. Segnaposto in metallo, dotati di testo braille, QR Code e tag NFC, rendono il percorso accessibile anche a chi ha disabilità visive. Un’area dedicata, con monitor touch, permette inoltre a cittadini e sostenitori di raccontare il Carmine attraverso aneddoti personali e storici.

Con “#tuoCarmine si racconta,” SuperUrbanity e il TTB pongono le basi per un nuovo paradigma di valorizzazione culturale, dove la collaborazione tra pubblico e privato, tecnologia e patrimonio, diventa un modello di riferimento a livello nazionale per la trasformazione digitale dei beni culturali.