Varese ricorda il sacrificio degli Internati: consegnate le Medaglie d’Onore ai Militari Resistenti varesini. Tutti i nominativi

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VARESE, 20 settembre 2025- di GIANNI BERALDO

Si è svolta questa mattina al salone Estense di Varese, la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore nell’ambito della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi, durante la Seconda Guerra Mondiale”.

Giornata che, a partire da quest’anno, si celebrerà ogni 20 settembre in quanto istituita come legge lo scorso 13 gennaio, approvato all’unanimità sia dalla Camera che dal Senato.

Troppo spesso dimenticati quei 650mila i militari italiani che tra il 1943 e 1945, sono stati internati nei campi di concentramento tedeschi. Soldati, uomini allo sbando che dopo avere combattuto su diversi fronti, all’improvviso sono stati abbandonati dal loro stesso Paese dopo l’armistizio di Cassibile, firmato dal maresciallo Pietro Badoglio. Accordo prevedeva la fine delle ostilità contro gli Alleati e lo sganciamento dalla Germania, ma comportò una resa senza condizioni, con conseguenze devastanti come l’occupazione tedesca dell’Italia e la perdita di sovranità nazionale.

Ester De Tomasi e prefetto Salvatore Pasquariello

Così migliaia di soldati italiani, non sapevano più con chi stare ma soprattutto che fare. Così decine di migliaia di loro sono stati ostaggio dei tedeschi e tradotti in campi di concentramento in Germani, costretti a lavori forzati subendo indicibili angherie. Molti non ce l’hanno fatta.

Altri, pochissimi a dire la verità, hanno accettato la proposta di combattere a fianco dei tedeschi o con i repubblichini della fantomatica Repubblica di Salò (solo il 3% del totale).

La stragrande maggioranza di loro, non hanno accettato preferendo orgogliosamente di morire piuttosto che combattere con gli aguzzini. Fortunatamente la maggioranza degli internati sono stati liberati dagli stessi tedeschi oramai costretti alla resa. Ma l’Italia del Nord non era ancora libera, ecco quindi che non pochi di loro si sono uniti ai partigiani, felici di poter contribuire alla lotta anche grazie alla loro esperienza di guerra-

Tra gli internati che non hanno mai ceduto alle proposte dei nemici, anche alcuni varesini e varesotti. Sette per la precisione, quelli ricordati oggi con questa cerimonia, alla quale hanno partecipato i loro parenti come figli o nipoti, fieri di ricevere quella medaglia ma soprattutto orgogliosi dei loro nonni o padri.

Anna Maria, figlia di Michele Porati

Al cospetto del prefetto Salvatore Pasquariello che nel discorso introduttivo ha evidenziato come <<questo è un riconoscimento alla loro fedeltà alla Patria e senso di libertà- Quello di oggi è un atto di ricordo, ma soprattutto un segno da parte dello Stato utile a dare dignità e senso dello dello Stato>>. Prefetto che ha concluso dicendo che <<Queste medaglie rappresentano il passato ma pure un monito per il futuro>>. Tutto vero aggiungiamo noi, seppur questo Stato ci ha impiegato ottant’anni a ricordarli. Comunque sia ben vengano certe manifestazioni, certe leggi utili a ricordare ai giovani cosa accadde allora e cosa sta accadendo anche oggi nei vari scenari internazionali.

E di questo ne ha parlato pure Ester De Tomasi, presidentessa Anpi provinciale la quale, nel paragonare il sacrificio e orgoglio di migliaia di soldati italiani internati, a quello di chi ha combattuto per la liberazione del Paese dal nazifascismo, ha focalizzato l’attenzione dei presenti sul dramma che sta vivendo la popolazione palestinese, anch’essa sotto le forche caudine di una follia belligerante che pare non avere limiti e confini.

Edoardo Zanni, nipote di Elia Giuseppe Zanni

La cerimonia si è conclusa con la distribuzione delle medaglie, chiamando singolarmente i vari parenti.

Ecco i nominativi dei soldati varesini e varesotti internati e paese di provenienza:

Antonini Ettore di Venegono Inferiore, medaglia ritirata dal nipote avvocato Marco Antonini.

Enrico Daverio di Varese (ritira il figlio Francesco).

Adunio Premazzi di Venegono Inferiore (ritira il nipote Mattia Premazzi).

Giulio Crespi di Venegono Inferiore (ritira la figlia Daria).

Elia Giuseppe Zanni di Arsago Seprio (ritira il nipote Edoardo Zanni).

Michele Angelo Alfonso Porati (ritira la figlia Anna Maria).

Narciso Sacchiero di Laveno Mombello (ritira il figlio Enzo).

direttore@varese7press.it