VARESE, 22 settembre 2025-La Fondazione Giacomo Ascoli è tra i principali sostenitori dell’ottavo convegno internazionale sul linfoma non Hodgkin in età pediatrica, organizzato dalla Pediatric Cancer Research Foundation (PCRF) e in programma a New York dal 26 al 28 settembre. L’evento si svolge in concomitanza con la “Settimana italiana di sensibilizzazione sul cancro pediatrico”, promossa da Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica), di cui la Fondazione Giacomo Ascoli fa parte.
Il convegno, che si tiene ogni tre anni e che nel 2015 è stato ospitato proprio a Varese, riunisce circa 300 medici e ricercatori da oltre 40 Paesi. L’obiettivo è confrontarsi sui risultati e i progressi della ricerca, per aumentare le percentuali di guarigione, che oggi si attestano tra l’85% e il 90%, un enorme passo avanti rispetto al 15-30% degli anni ’70.
Il linfoma non Hodgkin pediatrico rappresenta il 15% dei tumori diagnosticati nei minori di 20 anni. L’Università di Padova è il centro di riferimento nazionale per la cura di questa malattia. La Fondazione Giacomo Ascoli sostiene da tempo la ricerca padovana, con un contributo annuale di 20.000 euro per il protocollo LBL2018.
A partire dal 2026, l’impegno della Fondazione aumenterà per sostenere un nuovo progetto di ricerca guidato dalla dottoressa Marta Pillon, coordinatrice del centro di Padova. Il progetto sfrutta le nuove tecnologie di sequenziamento NGS (sequenziamento rapido di DNA e RNA) per arrivare, in tempi brevi, alla cosiddetta “medicina di precisione”, ovvero terapie personalizzate anche per i linfomi pediatrici.
In occasione della campagna “Accendi d’oro, accendi la speranza”, la Fondazione Giacomo Ascoli sta distribuendo i “Fiocchi d’oro” (gold ribbon) da tatuare, simbolo della lotta contro il cancro infantile. Questi fiocchi vengono indossati da medici, bambini in cura, familiari e volontari per riconoscere il coraggio e la resilienza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
Contestualmente, la Fondazione rilancia anche la sua campagna di prevenzione del cancro infantile nelle scuole e nelle società sportive di Varese e provincia. Sono già in programma incontri con 270 studenti dell’Istituto Stein di Gavirate a fine ottobre. Inoltre, dopo il successo della scorsa primavera, verranno organizzati nuovi incontri per allenatori e dirigenti della Pallacanestro Varese.
Angela Ballerio, ex insegnante e madre di Giacomo, a cui la Fondazione è dedicata, sottolinea l’importanza dell’informazione: «La scuola ha il compito di informare. Avviamo ogni anno un nuovo ciclo di incontri per parlare agli studenti di tumori, di cosa sono, come si prevengono e come si curano. Conoscere queste tematiche dà ai ragazzi la possibilità di capire e di essere tranquillizzati. Chiunque si può ammalare, è vero, ma si può guarire, anche dalle malattie più spaventose».






