La RSA Il Melo di Gallarate conclude il progetto “Arco di Vita”: oltre 150 operatori formati per una cura umana e Consapevole

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GALLARATE, 30 settembre 2025-Si avvia alla conclusione il progetto “Arco di Vita in RSA: una cura consapevole e rispettosa”, promosso dalla cooperativa Il Melo Onlus all’interno della propria Residenza Sanitaria Assistenziale di Gallarate. Realizzato grazie al fondamentale contributo dell’Unione Buddhista Italiana (UBI) attraverso i fondi 8xmille, il progetto ha formato oltre 150 operatori – coinvolgendo tutte le figure professionali a contatto con ospiti e familiari – sul tema dell’umanizzazione delle cure e della riduzione della sofferenza nelle fasi di malattia e fine vita.

L’obiettivo è chiaro: dare piena dignità a ogni attimo dell’“arco di vita” di ogni persona.

I percorsi formativi, iniziati a gennaio e proseguiti per tutta l’estate, sono stati guidati da docenti di alto profilo professionale e umano:

La dottoressa Laura Padmah Galantin, psicologa esperta in sistemi di cura per anziani.

Il professor Carlo Casalone, medico e teologo presso la Pontificia Accademia per la Vita.

Il professor Mario Picozzi e la dottoressa Silvia Ceruti, del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università Insubria di Varese, che hanno affrontato tematiche teologico-antropologiche, bioetiche, medico legali e psicologiche.

A ottobre, il progetto entra nella sua fase conclusiva con un approfondimento cruciale sulle cure palliative. Il percorso, rivolto specificamente a medici e infermieri della RSA, sarà condotto dalla dottoressa Roberta Piolini, Dirigente Medico dell’Ospedale Sacco di Milano, in collaborazione con l’infermiera Egue Preti.

Daniela Foglia, Presidente della cooperativa Il Melo, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa: “L’obiettivo di questo percorso è incrementare ancor più la qualità del servizio di presa in carico in tutti i periodi della vita. Sono orgogliosa di poter affermare che, attraverso questo progetto, Il Melo si conferma un ambiente dove la cura è caratterizzata da un approccio umano, generoso e accogliente, oltre che altamente professionale.”

A chiusura del progetto, tra ottobre e dicembre, sono in programma appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza – inclusi dibattiti e cineforum – per promuovere la riflessione e il confronto tra la RSA, che opera al servizio della società civile da oltre 45 anni, e la comunità.

L’impegno del Melo va oltre le mura della struttura: l’esito del lavoro di formazione svolto verrà messo a disposizione dell’Osservatorio delle RSA dell’Università L.I.U.C. di Castellanza, con l’obiettivo di diventare un possibile modello da esportare nell’ambito delle cure palliative nelle Residenze Sanitarie Assistenziali.

Il contributo dell’Unione Buddhista Italiana

Il progetto è parte del Bando Umanitario UBI, che sostiene interventi in coerenza con il principio dell’interdipendenza e del prendersi cura alla base del pensiero buddhista. Attraverso l’8xmille, l’Unione Buddhista Italiana finanzia ogni anno progetti che promuovono il “Diritto alla Cura”, intesa come attenzione all’aspetto fisico, emotivo e spirituale, a favore delle categorie più fragili.

I cittadini possono sostenere progetti come questo destinando l’8xmille all’Unione Buddhista Italiana tramite la dichiarazione dei redditi.