VARESE, 7 ottobre 2025-Il tema del sostegno alle famiglie per la frequenza degli asili nido approda in Consiglio Comunale a Varese con una proposta che mira a superare quella che il centrodestra definisce una “discriminazione” ai danni dei cittadini che scelgono strutture private. Il consigliere Luca Boldetti ha infatti presentato una mozione per estendere i sostegni economici anche alle famiglie che iscrivono i propri figli agli asili nido privati, finora esclusi dalle agevolazioni comunali.
L’esponente di minoranza ha esordito ponendo l’accento sui principi di correttezza ed equità. «Non possono esserci varesini di serie A e varesini di Serie B. In questo momento il Comune di Varese discrimina pesantemente le famiglie che mandano i propri figli agli asili nido privati», ha dichiarato Boldetti.
Il consigliere ha sottolineato come la domanda per le strutture comunali non sia pienamente soddisfatta: a fronte di circa 200 bambini iscritti negli asili comunali, ve ne sono circa 160 in quelli privati. L’impossibilità di garantire posti per tutti e la limitata copertura territoriale delle cinque strutture comunali costringono molte famiglie a optare per il privato, spesso in base a fattori di comodità (vicinanza a casa o al lavoro) che non dovrebbero, a suo dire, essere penalizzati.
«Un cittadino di Bobbiate, per esempio, non può portare il figlio all’asilo di Bizzozero e andare a lavorare in centro; sceglierà l’asilo privato di Bobbiate, ma non per questo va discriminata questa scelta», ha chiosato Boldetti.
La chiave di volta della proposta di Boldetti è la neutralità finanziaria per le casse comunali: «Così non possono rispondere che non ci sono risorse!», ha affermato il consigliere.
Basandosi sui dati raccolti, Boldetti ha analizzato i circa 360mila euro di spesa comunale per l’azzeramento delle rette degli asili nido comunali nell’anno scolastico 2024/25. Di questa cifra, oltre 200mila euro sono destinati a famiglie con ISEE superiore a 40mila euro, le quali beneficiano già di un bonus INPS più basso (136 euro al mese).
La proposta prevede due interventi di risparmio per creare un fondo destinato ai privati:
Taglio ISEE Alto: Dimezzare il contributo comunale per la frequenza giornaliera delle

famiglie con ISEE superiore a 40mila euro (mantenendo l’azzeramento per il pre e dopo asilo), generando un risparmio stimato di circa 100mila euro.
Aumento Bonus INPS/Regione: Sfruttare il risparmio derivante dall’intensificazione delle politiche di sostegno di Governo e Regione, che per quest’anno consentirebbe al Comune di risparmiare circa 30mila euro all’anno.
Combinando i due interventi, si libererebbero circa 130mila euro da destinare alla riduzione delle rette dei 160 bambini iscritti negli asili nido privati, privilegiando anche in questo caso le famiglie con ISEE più basso.
Se la mozione venisse approvata, le famiglie con ISEE superiore a 40mila euro che usufruiscono di asili nido comunali si troverebbero a pagare una retta mensile di circa 360 euro (già al netto del bonus INPS), a fronte dell’azzeramento attuale.
In compenso, la rimodulazione permetterebbe di ridurre le rette dei nidi privati, che spesso superano i 700 euro al mese. Boldetti ritiene che anche una riduzione del 10%-15% rappresenterebbe «un aiuto importante per le famiglie».
«Non è una scelta semplice, ma credo sia quella più giusta: aiutare tutti, in base alle disponibilità economiche, senza lasciare indietro nessuno. Spero i consiglieri lo capiscano e sostengano questa mozione», ha concluso Boldetti, lanciando un appello all’aula per un voto trasversale in favore dell’equità.





