LIVORNO, 8 ottobre 2025-L’associazione Libertà Eguale, sia a livello nazionale che locale, organizza un importante convegno, utile ad accendere i riflettori su uno dei temi più cruciali del dibattito politico contemporaneo: “Le politiche di sicurezza dell’Unione europea. Il ruolo degli Stati membri e la posizione dei riformisti per un sistema comune di difesa”.
L’appuntamento è fissato per martedì 31 ottobre alle ore 9.30 presso la Sala conferenze della Compagnia Portuali di Livorno. L’evento si propone di analizzare in profondità le sfide e le prospettive legate alla creazione di un sistema di difesa comune europeo, un’esigenza sempre più sentita di fronte al mutato scenario geopolitico internazionale.
Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi esponenti di spicco del panorama politico e accademico, che contribuiranno con le loro analisi e proposte. Interverranno: Anna Bucciarelli, Stefano Ceccanti, Federico Fabbrini, Piero Fassino, Lorenzo Guerini, Pina Picierno, Lia Quartapelle, Marco Simiani e Giorgio Tonini.
Il dibattito sarà coordinato da Gino Fantozzi, Presidente di Libertà Eguale Livorno, e le conclusioni saranno affidate a Enrico Morando, Presidente Nazionale dell’associazione. Per chi non potesse essere presente, sarà garantita la diretta da parte di Radio Radicale.
A sottolineare l’importanza del tema è Stefano Ceccanti, vicepresidente di Libertà Eguale, che evidenzia come la discussione sia “assolutamente ineludibile” per qualsiasi coalizione che aspiri a proporsi come alternativa di governo credibile.
“Di fronte all’aggressività delle autocrazie e agli orientamenti dell’amministrazione Trump il tema è assolutamente ineludibile per una coalizione che abbia l’ambizione di proporsi come credibile alternativa di governo per la legislatura”, dichiara Ceccanti.
Il vicepresidente di Libertà Eguale prosegue chiarendo la doppia dimensione del problema: “Per un verso il tema va declinato necessariamente in chiave europea, l’unica dimensione di scala in grado di dare una risposta efficace e credibile; per altro verso il richiamo alla dimensione europea non può comunque portare a eludere le risposte che vanno date, senza ambiguità, sul piano nazionale.”
L’incontro si preannuncia quindi come un momento di riflessione cruciale per delineare la posizione dei riformisti italiani su un futuro sistema di sicurezza e difesa che sia al contempo saldo in Europa e ben definito a livello di contributi nazionali.





